Precari salvi a tempo determinato

Il Senato ha approvato l'emendamento a favore dei 22.500 dipendenti degli enti locali siciliani, che percepiranno lo stipendio per un altro anno. Polemiche politiche sulla stabilizzazione

PALERMO – I 22.500 precari siciliani per il momento sono stati salvati. Almeno per un altro anno potranno continuare a ricevere lo stipendio. Il Senato ieri sera ha approvato l'emendamento salva-precari siciliani. Ma proseguono le polemiche sul caso della stabilizzazione.

Lombardo, che ieri aveva lanciato un appello in favore dei lavoratori, viene attaccato dal vice presidente del Senato Domenico Nania (Pdl) che dice: “È proprio a causa sua se 22.500 precari hanno rischiato di andare a casa”. I 22.500 dipendenti degli enti locali siciliani che da oltre 20 anni lavorano con contratti a termine per gli enti locali, non dovranno temere il licenziamento. Anche se non si parla ancora di stabilizzazione.

La mancata stabilizzazione ha difatti scatenato le ire del presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo che già prima del voto aveva dichiarato che “Sui precari qualcuno gioca col fuoco e con la vita della gente”.

Poco dopo è arrivata la risposta del vice presidente del Senato, Domenico Nania (Pdl) che ha detto: “Lombardo manipola deliberatamente la realtà: è proprio a causa sua se 22.500 precari hanno rischiato di andare a casa, in quanto la manovra regionale d'assestamento del dicembre 2009 faceva abrogare la deroga al patto di stabilità regionale a favore dei lavoratori precari”.

Nella nota Nania smentisce il governatore della Sicilia riguardo alla scomparsa dell'emendamento che consente la continuità lavorativa ai 22.500 lavoratori precari degli enti siciliani. “L'emendato – spiega Nania – è semplicemente stato ritirato in Commissione poichè il Governo, grazie alle pressioni dei senatori siciliani, l'ha fatto proprio e l'ha fatto riproporre in Commissione dal relatore, Azzollini, dove è stato votato ed è già stato approvato”.

“Aggiungo – conclude la nota del vice Presidente del Senato – che stiamo esplorando la possibilità di trovare una soluzione definitiva alla loro stabilizzazione”. Il vice capogruppo del Mpa Nicola D'Agostino risponde, invece, ad una nota sindacale. “Mai lette tante sciocchezze in una volta dichiara D'Agoistino. Il precariato in Sicilia sappiamo di chi è figlio, forse a qualcuno dispiace che il governo Lombardo si stia sforzando di trovare una soluzione definitiva?”.

“Questi signori alzano la voce e poi con chi vanno a braccetto? Proprio con Tremonti. Non sono credibili a tal punto che adesso siamo alle comiche”.

In seguito alla proroga di un anno ricevuta dai precari negli enti pubblici della Sicilia, anche l'onorevole Pippo Gianni dell'Udc, ha preso posizione intervenendo nella direzione della stabilizzazione. “La proroga per un anno dei contratti per i 22.500 precari degli Enti locali siciliani” ha dichiarato Gianni, “è solo un “pannicello caldo” di cui questi lavoratori non hanno bisogno. Ritengo che le titubanze espresse dal ministro Tremonti sulla deroga al patto di stabilità nascondano l'insofferenza verso un governo della Regione che non rappresenta una maggioranza elettorale, ma invero è diventato la cassa di risonanza di un drappello di opportunisti che si rifugiano dietro il presidente Lombardo, e la legittima istanza che egli avanza a Roma, per calcolo politico. Credo che le ragioni di questi lavoratori dei Comuni debbano prevalere sulla politica e le sue convenienze”.

In favore della stabilizzazione a tempo indeterminato dei 22 mila precari, Gianni auspica un'iniziativa concreta del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, che miri a costruire un'autentica ed ampia maggioranza parlamentare che consenta di trovare riscontro alle giuste richieste della Sicilia, a partire dai precari e dall'assegnazione dei fondi Fas. “Altrimenti” ha concluso Gianni, “non rimane altro che votare per dare un governo vero alla Sicilia”.

“Garantire e tutelare i venti mila precari siciliani è una delle emergenze e delle priorità del Governo della Regione. Anche il deputato Salvino Caputo (Pdl) interviene sulla questione. “Non ritengo che la proroga sia la soluzione al problema ma credo che attualmente sia l'unico mezzo per arrivare alla stabilizzazione”.

“Si tratta – ha continuato Caputo – di un numero elevato di lavoratori che in tutti questi anni hanno dato un importante apporto professionale all'interno degli Enti Locali. Inoltre – ha concluso Caputo – bisogna tenere in considerazione anche il fatto che si tratta di lavoratori che da anni hanno prestato il proprio lavoro e che oggi incontrerebbero notevoli difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro”.

 

Cambiano Rosario

(fonte S.w.)

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