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STRACQUADANIO: Le intercettazioni non sono inchieste giornalistiche, chi protesta compie un imbroglio

“Chi parla di inchieste giornalistiche a proposito di intercettazioni telefoniche mi fa ridere. In Italia non esistono Carl Bernstein e Bob Woodward (i giornalisti del Washington Post che scoprirono il Watergate) ma solo amanuensi di procura, gente abituata a ricopiare carte passate loro da magistrati interessati in un circuito in cui gli uni spalleggiano gli altri nel condurre inchieste paragiudiziarie che distruggono persone e che, giunte al vaglio del processo, si rivelano montature.

E’ appena il caso di ricordare la mattanza compiuta nei confronti di Ottaviano Del Turco, arrestato di notte, e nei confronti del quale il giorno dopo la procura sosteneva di disporre di prove schiaccianti. Dopo tre anni il processo si e’ aperto con la letture in aula di un’intercettazione telefonica dove veniva raccontato un rapporto sessuale tra l’imputato e una donna. Un fatto processualmente inutile ma che serviva a sputtanare il presidente della regione e a coprire la vergogna di un’inchiesta che ha unito temerarieta’ politica, abusi giudiziari e una forte dose di voyerismo sessuale.” Lo ha affermato Giorgio Stracquadanio, deputato del Pdl. “In qualunque altro paese al mondo quel procuratore sarebbe stato radiato dall’ordine giudiziario. Solo in Italia continua a esercitare il suo mandato complice una stampa di regime che cerca di vendere qualche copia in piu’ rovistando nella spazzatura. E’ per questo motivo, che chi manifesta oggi compie un grande imbroglio invece di fare l’unica cosa utile, andare a lavorare”.

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