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La mia lettera da Voi pubblicata in anticipo col titolo: "Se oggi Cristo fosse al posto del Papa" è apparsa su Liberazione e su L’Unità . Vi trascrivo la risposta di Luigi Cancrini

Liberazione 23 giugno 2010; L’Unità 24 giugno

Le frequentazioni di un cardinale

Figlie e nipoti

Il cardinale Crescenzio Sepe è indagato dalla Procura di Perugia nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta «cricca» che avrebbe lucrato sui Grandi eventi. Il cardinale sarà innocente, innocentissimo, ma gli uomini della Chiesa dovrebbero vivere in modo tale da non correre mai il rischio d'essere sospettati neppure lontanamente d'aver commesso reati. Eppure sembra non ci sia scandalo, specialmente in questi ultimi tempi, in cui in qualche modo non sia coinvolta la Chiesa. I soldi di don Bancomat, Balducci, gentiluomo di sua Santità; le case nel centro di Roma di Propagandi Fide vendute a poche lire a uomini importanti; la strana figura del cerimoniere pontificio Camaldo; Bertolaso ricevuto con tutti gli onori dal Papa; i finaziamenti in deroga assegnati all'Ordine San Giovanni di Dio, per la ricostruzione di un ospedale in Cile. Gesù, capo della sua piccola chiesa da lui costituita, conosceva i suoi apostoli, sapeva anche che uno di loro l'avrebbe tradito, ma non lo allantanò. Sicuramente lo avrebbe fatto, lo avrebbe cacciato, se fosse stato sul punto di nuocere a qualcun altro, e non alla sua persona. Se oggi il Cristo fosse al posto del Papa, fosse il capo della Chiesa attuale, crocifiggerlo sarebbe cosa ingiusta, orrenda, gravissima, come lo fu allora, ma si potrebbe dire ugualmente: “Davvero costui era il Figlio di Dio!” ?

Francesca Ribeiro

Risposta di Luigi Cancrini

Leggo su repubblica del 22 giugno che il nome di Crescenzio Pepe spunta negli atti giudiziarii che hanno portato all’ordinanza di custodia in carcere per il “sottosegretario all’Economia, Nicola Casentino. Stando a questi atti, Sepe avrebbe fatto assumere due nipoti dall’azienda Eco4, attiva nel settore dei rifiuti e gestita da imprenditori vicini al gruppo dei Casalesi e il tramite sarebbe stato proprio l’onorevole Casentino”. Il cardinale, continuo a ripeterlo anch’io, sarà innocente e anzi innocentissimo ma le sue frequentazioni davvero non possono essere considerate edificanti. Così come edificante non mi è sembrato quel dichiararsi “trasparente” di fronte ai “fedeli” e soprattutto quel dichiararsi pronto a “perdonare” quelli che “demtro e fuori delal Chiesa” gli fanno male. A chi parlava? Chi vivrà vedrà, ma certo fa male l’idea che i nipoti dei cardinali vengano accomunati, nlel cronache, ai figli dei potenti e che i beni della Chiesa vengano usati per ottenere i favori di uomini ricchi, potenti e spregiudicati, invece che il sollievo di quelli che non hanno soldi né poteri.

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