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Notiziola come farfallina bianca

“Almeno cinque civili, tra cui due bambine di sette e otto anni, sono morti in un attacco aereo Nato in Afghanistan. Il bombardamento, che ha preso di mira la roccaforte talebana di Musa Khel, è avvenuto nella provincia di Khost, nella zona orientale dell’Afghanistan al confine con il Pakistan”. Questa notiziola, apparsa sui giornali sabato 19 giugno, è volata via come una di quelle farfalline bianche che si posano solo per un attimo su un fiore e non si fa neppure in tempo ad osservarle. Ma non tutti hanno la possibilità di leggere o ascoltare la notizia, giacché non tutti leggono i giornali, e non tutti (o nessuno?) i telegiornali la riferiscono. Del resto, che importanza possono avere i corpi straziati di due bambine afghane, che in fondo (diciamo la verità) per noi occidentali valgono lievemente meno di due bambine americane o europee? Allora bisognerebbe stamparla su un volantino la notiziola, magari con le foto delle bimbe massacrate, e dispensarla alle gente alla quale non arriverà mai, con un breve commento: “Ecco il risultato della operazione di pace che gli eroi americani stanno facendo in Afghanistan, aiutati dagli eroi di altre nazioni (l'unione fa la forza e tranquillizza le coscienze), la nostra compresa”.

Veronica Tussi

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