Il Montepaschi conferma il suo momento di

Il Montepaschi conferma il suo momento di forma e surclassa a domicilio la UGF Assicurazioni Bologna, contando su di un Juan Figueroa dominante sul monte e su di un attacco in grande serata. Il punteggio finale, 0-4, è mitigato dai 4 doppi giochi difensivi messi a segno dalla difesa di casa, ma il conteggio delle valide, 3-13, testimonia di una partita a senso unico.
Grosseto mette il primo punto in tabellone già al primo inning, battendo 2 valide a Jesus Matos (8 vittorie-2 sconfitte, 1.29 era) con Sandoval, singolo al centro, e Kelli Ramos (3 su 4 a fine gara), interna sulla seconda base, ma la protagonista è senz'altro la difesa della UGF Assicurazioni, da un lato perché mette 2 errori nella ripresa (Infante e Angrisano), dall'altro perché riesce a subire una segnatura sola, in virtù di un bel doppio gioco aperto da Jairo Ramos Gizzi, che assite a Mazzuca per cogliere fuori dalla terza base Sandoval, dopo avere intercettato al volo la linea di Bischeri.
Figueroa (2-6, 5.36) è in evidente recupero di forma dopo le traversie della prima parte della stagione, la sua palla viaggia frequentemente ben al di sopra delle 90 miglia orarie e anche quando va incontro a qualche difficoltà, come al secondo inning, in cui i padroni di casa riempiono le basi con un singolo di Landuzzi, una base per ball e un colpito, riesce puntualmente a mettere in controtempo i battitori avversari, uscendone senza danni.
I toscani raddoppiano nel quinto attacco, che Andrea De Santis apre con un gran doppio contro la recinzione di sinistra per avanzare in terza con perfetto sacrificio di Sandoval. Ermini è eliminato da una grande giocata di Infante in tuffo, poi Bischeri (3 su 5) batte il singolo al centro che vale lo 0-2.
Matos scende dopo 6 riprese complete, con 7 valide, 3 basi ball, 1 punto personale al passivo e 4 strikeout; sul suo rilievo Victor Moreno le mazze maremmane proseguono la loro ottima prova e riescono, prime in questo campionato, a mettere a segno punti guadagnati sul closer venezuelano, ben 2 prima della fine dell'inning, con una serie di 4 battute valide consecutive (doppio di Sandoval), dopo i primi due k.
Figueroa chiude in crescendo la sua shutout completa: 9 riprese senza subire punti, con solo 3 valide al passivo, 3 basi e 10 strikeout.

IL TABELLINO

La T&A San Marino riporta in parità la serie dell'Adriatico con la vittoria (5-2) tra le mura amiche, Tiago Da Silva e Carlos Duran sono i giocatori in maggior evidenza, il primo lancia un complete-game con un solo passaggio a vuoto a metà partita, il secondo è il più decisivo in battuta.
I manager mandano in campo i lanciatori ASI, Tiago Da Silva per i Titani e Sandy Patrone per i Pirati, il “riminese” avrà minor fortuna dell'avversario, infatti rientrerà nel dugout dopo poche riprese.
La T&A è la prima a passare in vantaggio, al secondo inning piazza i corridori agli angoli ed una volata di Pantaleoni spinge a casa De Biase per l'1-0.
Al quarto inning termina la partita di Patrone, il partente della Telemarket subisce in sequenza un doppio da Duran, concede una base a De Biase, un singolo a Jansen (che batte a casa il secondo punto) ed un singolo ad Imperiali.
Il neo entrato Barbaresi non riesce ad evitare il peggio, un colpito ed una rimbalzante in diamante con le basi piene ed un eliminato portano altri due punti alla T&A, che va sul 4-0.
Al quinto arriva la reazione del Rimini, che apre la ripresa con un poderoso homerun di Balgera, Tiago forse scosso ha un piccolo passaggio a vuoto, subisce altri due singoli e con i corridori agli angoli subisce il secondo punto per colpa di un lancio pazzo.
L'italobrasiliano si riprende e chiude la ripresa con un K, dopo aver limitato i danni Tiago inizia un'altra partita, nelle successive quattro riprese domina il lineup riminese senza concedere ulteriori opportunità, in qualche caso aiutato dalla difesa come al settimo inning, quando una spettacolare linea presa in tuffo da De Biase “ruba” una valida a Signorini.
Fa la propria parte anche Barbaresi, che riesce a tenere in scacco il San Marino nonostante qualche colpito di troppo, all'ottavo però il giovane riminese deve fare i conti con Carlos Duran, che spara la palla oltre la recinzione all'esterno centro e mette al sicuro il risultato.
Tiago chiude la partita al nono inning con tre strike-out, inframezzati da un singolo di Chapelli che rovina una ripresa perfetta, ma non cambia il risultato finale.

IL TABELLINO

E’ della De Angelis Godo il primo sorriso nello scontro con il Catania Warriors (10-1 il finale) che potrebbe assegnare il settimo posto nell’Italian Baseball League. I ragazzi di Weidner hanno sfoderato un attacco da diciassette valide che ha demolito i tre lanciatori siciliani saliti in pedana, mentre Palencia (vincente con cinque riprese) e Ramsey (colpito solo da una valida di Rosario all’8°) hanno sorretto a dovere una squadra che ha forse disputato una delle migliori gare della stagione.
Il primo scossone alla gara lo provocava il Godo al 3° con il punto di Tanesini. L’esterno arrivava in prima grazie ad un bunt vincente, rubava la seconda e conquistava la terza sulla eliminazione al volo di Battaglini, prima di firmare l’1-0 sula volata di sacrificio di Fuzzi.
Un solo homer a sinistra di Marco Sabbatani al 4° permetteva ai Goti di raddoppiare. Al 5° il Catania Warriors dimezzava lo svantaggio: Rosa Colombo batteva valido, un errore lo portava in seconda, il singolo di Sciacca lo faceva arrivare a punto. Immediata la replica locale: Ferreras concedeva a Villalobos e Gary Burnham, sul conto pieno, spediva la pallina sulla destra, oltre la recinzione del “Casadio”. Dopo la valida di Montalbetti (la decima della gara) il manager Falcone sostituiva Ferreras con Marquez. Il cambio non dava subito l’effetto sperato: dopo la hit di Sabbatani, quella di Gelli portava a casa il 5-1. Il rilievo metteva in base per ball Tanesini. A basi cariche, poi, Francesco Fuzzi portava a casa altri due punti. Sul 7-1, Weidner chiamava sulla collinetta Keith Ramsey, per rilevare un Palencia che ha fatto in pieno il suo dovere, con 5 valide e nessun punto di pgl.
Al settimo il Godo metteva fine alla gara di Jesus Marquez, costretto a subire altri tre punti, con il singolo di Rubboli, la base a Gelli, il doppio di Tanesini (che ha chiuso a mille, 3/3), il singolo di Battaglini ed una battuta di Villalobos che consentiva di segnare il 10-1 finale.

IL TABELLINO

Il Cariparma conferma la grande pericolosità del suo attacco e fa vivere una serata da incubo allo staff di lanciatori della Danesi Nettuno. A Faraone non basta alternare 4 pitcher: dopo un tutto sommato buon La Macchia (uscito al sesto con 2 corridori in base e dopo aver concesso 4 valide e 4 basi), il bull pen non si dimostra in serata (tra sesto, settimo e ottavo Leal, Natale ed Hernandez concedono 8 valide) e la vittoria va ai ducali con un largo 12-6.
La partita per la verità era iniziata con altri presupposti. Dopo l'iniziale vantaggio ducale (errore di Alexander, doppio di Munoz), il partente di Parma Burlea aveva accusato i consueti problemi di controllo. Si era salvato al secondo facendo battere in doppio gioco Ambrosino, ma al terzo a basi piene aveva ceduto prima su un clamoroso errore di tiro del suo catcher Bertagnon verso la prima e poi concedendo 2 basi ball in fila e un singolo a Parisi, che avevano portato il risultato sul 4-1 per la Danesi.
Sinceramente, avendo negli occhi le ultime prestazioni del Nettuno, è difficile prevedere a questo punto una rimonta parmense. Che invece diventa realtà al sesto.
Con Nettuno in vantaggio 6-2 e 2 corridori in base, Leal subisce un singolo di Sambucci sul primo lancio per il terzo punto parmense. La battuta di Bertagnon è destinata al doppio gioco (che non avrebbe peraltro evitato il quarto punto del Cariparma), ma Alexander commette un errore inammissibile per un uomo della sua esperienza e levatura. Il Parma non perdona: valida di Gasparri, volata di sacrificio di Scalera e gran doppio di Munoz, che esce di rimbalzo. L'inning era iniziato con Nettuno in vantaggio 6-2, ma si chiude con Parma che conduce 7-6.
I singoli di Bertagnon e Sambucci al settimo e di Dallospedale e Munoz (che chiude a 3 su 5) all'ottavo contro Natale valgono il 9-6. Ancora all'ottavo, i doppi di Sambucci (3 su 3) e Bertagnon contro Hernandez portano il risultato sul 12-6.
Grifantini, entrato al terzo al posto di Burlea, firma la vittoria (6 strike out e 3 valide in 5.1 riprese, ma anche 6 basi) con un brivido finale. Al nono riempie le basi senza out e lascia il monte a Cicatello. Al rookie italo americano bastano 5 lanci per salvare la vittoria del compagno. Ottiene infatti una battuta in doppio gioco di Schiavetti e una rimbalzante verso la terza di Imperiali.

IL TABELLINO

Riccardo Schiroli
FIBS Communication manager
+39 335 7819122; fax +39 02 700522425

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