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I REALI PROBLEMI E DUBBI DEGLI ITALIANI

di Stelio Bonsegna

Giovedì 17 Giugno 2010 00:00
In questo periodo una marea di problemi sconvolge gli italiani, non solo per la famosa manovra finanziaria, che sembra rendere loro un pò (direi pochissimo) di giustizia sociale ed economica, ma per molti altri problemi (i principali dei quali appresso elencherò), ma soprattutto un eventuale ripensamento sulla preannunciata decurtazione (già molto invisibile) ai vari burocrati statali, e della confusione sulla eliminazione delle 9 Province (operazione poi ridotta a 3 o 4 credo, quindi molto obsoleta, al fine di ridurre i costi della politica), anzichè in 3 anni l'eliminazione di tutte le Province.

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(Per la chiusura definitiva di questi ultimi, inutili, enti locali, ci sarebbero ampi modi e metodi per effettuarla, senza danni a coloro che vi lavorano, tranne logicamente per gli eletti).

Problemi anche dovuti in buonissima parte alla famosa Carta Costituzionale, creata in un momento particolare della storia di questa nostra nazione.
Gli italiani, ora maturi, intravedono in essa un'unico interesse, quello delle nuove fazioni politiche, emanazione dei precedenti partiti che crearono questa Costituzione.

Lo si evince dalle lettere dei lettori, pubblicate sui vari giornali.
Da lì, si nota l'assoluto distacco del popolo italiano da questa Costituzione e non essendo degli specialisti del settore, si arrovellano in suggerimenti ovvi, ma che la Costituzione inadeguata ai tempi che corrono, impedisce di fare.

E' logico: tutti i nodi vengono al pettine e gli italiani, ora maturi, se ne sono accorti.
Guai a non adeguare la nostra Costituzione, ne resteremo prigionieri e l'economia, il lavoro, la piccola imprenditoria, ci rimetteranno.
Mentre a guadagnarci saranno solo e sempre loro: la CASTA (Magistratura, Politica, Confindustria, RAI, Sindacati, sottobosco delle Caste e chi più ne ha, più ne metta) che non si stanca mai di mangiare a sbafo.

Strano però.
Ogni qualvolta si tenti di Europeizzare la nostra Italia, ecco intervenire le solite Caste, a furor di popolo, prevedendo momenti neri per la Nazione ed il rischio Dittatura.
Queste Caste purtroppo sono così in gamba, da coinvolgere proprio coloro che vogliono sottomettere, cioè la popolazione italiana.
Gli argomenti adottati sono i soliti falsi appelli alla (loro) solidarietà, minacce di aumenti (impossibili) delle tasse, falsificazione della realtà e quanto di più orribile, pur di poter contare sulla mobilitazione popolare (sempre per difendere il loro status quo, non certo quello del popolo).

Purtroppo tra la popolazione c'è chi abbocca alla sirena delle Caste e trova anche proseliti, per poi diventare a sua volta un membro delle Caste, la solita furbizia all'italiana.

Questi, tra tanti altri, sono i problemi principali che interessano al popolo, alla faccia della semplificazione, comprensibilità delle leggi e la promessa di Stato leggero e snello:

INTERCETTAZIONI
Dove è finita la famosa semplificazione delle leggi e la loro comprensibilità?Gli italiani, hanno recepito il bisogno di una tutela della Privacy, ma hanno anche capito che la nuova normativa che si stà portando avanti, non risolve nulla in quanto è possibile di molte altre interpretazioni, visto le notevoli modifiche che gli sono state fatte.

Basterebbe un solo articolo di legge, per risolvere questo annoso problema di abuso delle intercettazioni (si sono tralasciati i vecchi ed efficaci metodi d'indagine per colpire il mucchio, inserendo persone che nulla hanno a che fare con i sospettati).Opinione condivisa da molti italiani, basta andare a leggere sui quotidiani le lettere dei lettori.In questi loro commenti si suggerisce di affidare ai procuratori la responsabilità delle loro intercettazioni ed eventualmente ne rispondano civilmente e penalmente su una eventuale divulgazione totale o parziale.

Pene previste: da 10 mila a 100 mila euro e reclusione da 2 a 5 anni.Per quanto riguarda i media, eventualmente dovessero diffondere il contenuto di tali intercettazioni, prima di una sentenza definitiva, risponderanno in tribunale per “Diffamazione”.

TASSE A DIRIGENTI STATALI, POLITICI ELETTI, MAGISTRATURAManca il coraggio di ridurre gli emolumenti ai boiardi statali e company.L'ideale sarebbe di licenziarli (nessuno dei Sindacati piangerebbe) e riassumerli con un nuovo contratto a metà stipendio di quello attuale.
Il costo dello Stato, in tutte le sue emanazioni è veramente astronomico, se poi lo riferiamo agli altri stati Europei, questi addirittura vengono surclassati.
Il bello è che tale costo, si riversa sulle classi più deboli, a differenza degli altri stati Europei.

IMMAGINE D'INAFFIDABILITA' DEL GOVERNOVisto che in parlamento, il Governo continua ad andare sotto nelle votazioni, a causa di assenze ingiustificate (o volute) dei parlamentari filo governativi, si prendano senza esitazione, provvedimenti esemplari nei confronti di questi menefreghisti, comprese le banderuole insite nel PDL.
La Lega si comporta bene ed i suoi rappresentanti nel territorio si comportano bene ed onestamente, ma occorre mettere un freno ai balzi in avanti di alcuni loro peones.

ISTAT E PENSIONIL'ISTAT ha confermato che circa il 72% delle pensioni, del passato anno 2008, non arrivano a 1.000 euro.Il Governo, tanto rapido a emanare decreti legge, una volta tanto, si interessi a questi pensionati, creando un'area NO-TAX appropriata.Ci guadagnerebbe d'immagine e finalmente porterebbe a buon fine, almeno una delle tante promesse elettorali.
Interessi di bassa lega dei Partiti politici, di Confindustria, della Magistratura, questi sono i problemi degli italiani, i quali vedono sempre disattese da tutti gli schieramenti politici, Destra e Sinistra, le varie promesse da marinaio fatte in periodo elettorale.

L'unico Governo che si azzardò ad aumentare (anche se di poco) le pensioni, fu il precedente Governo Berlusconi e fu tacciato per questo di populismo.Purtroppo il costo della vita (vedi Assicurazioni, Carburanti, Gas, etc) aumenta con gli anni e quello che fu un piccolo miracolo, ora non è più utile.
Serve una vera e propria riforma delle pensioni, affinchè possano essere utili, per lo meno a dare una vita dignitosa a chi ha sgobbato realmente per anni.

Cosa che non possiamo dire per la Casta, che calli sulle mani non hanno e non si può dire che abbiano sgobbato molto nella loro vita lavorativa.
Ridurre i loro emolumenti a favore delle classi più deboli, sarebbe un avvenimento davvero epocale e di sicuro ritorno a livello di popolarità.

ELIMINAZIONE DELLE PROVINCE
Con la eliminazione di questi enti burocratici, costosi ed inutili, si snellirebbe anche se non di molto, il peso dello stato sul cittadino.
Si potrebbero recuperare, ad operazione effettuata, notevoli risorse finanziarie utili alla creazione della suddetta area NO-TAX e ridurre le tasse ai CITTADINI italiani.
E pensare che questa operazione era inserita nel programma elettorale del PDL, nelle ultime elezioni politiche.

Questi sono gli argomenti toccati dai di lettori di molti quotidiani, con le loro “Lettere al Direttore”, con suggerimenti (sopra riportati) e perchè no, anche qualche rimprovero.
Stelio Bonsegna
Opinionista Italia-Politica.it

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