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OBIETTIVI DEL MILLENNIO:I MINISTRI DEGLI ESTERI EUROPEI LASCIANO IL LAVORO A META’

“Per raggiungere entro il 2015 gli Obiettivi di sviluppo del Millennio, gli Stati devono investire nell’aiuto allo sviluppo lo 0,7% del PIL, di cui lo 0,1% per la salute e adottare chiare indicazioni programmatiche che rendano concreti gli impegni presi” afferma Uber Alberti, Presidente della Ong Cestas, partner in Italia di Azione per la Salute Globale, in riferimento a quanto deciso oggi dai Ministri degli Esteri europei riuniti a Lussemburgo. “Purtroppo il primo step, precedentemente individuato nell’investimento da parte dell’Unione Europea dello 0,56% del PIL in aiuti per lo sviluppo entro il 2010, è già stato largamente disatteso e oggi siamo di fronte ad una totale assenza di pianificazione per le azioni future.”

Azione per la salute globale, network di 15 organizzazioni non governative europee, interviene in merito alle indicazioni sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio – MDG – approvate a Lussemburgo poco fa dai Ministri per la Cooperazione e richiama l’attenzione sul fatto che, nonostante siano state adottate nuove importanti conclusioni, i Ministri hanno lasciato il lavoro a metà.

Pur apprezzando la priorità riconosciuta al rispetto dei diritti umani e alla integrazione di un approccio di genere nel percorso per raggiungere gli Obiettivi del Millennio, Azione per la salute globale sottolinea come, ancora una volta, non sia stato indicato un chiaro piano d’azione relativo gli impegni economici che gli Stati sono chiamati a rispettare soprattutto per quanto riguarda gli Obiettivi per la salute, i più lontani dall'essere raggiunti.

Ancora oggi, ogni anno muoiono oltre 350 mila donne per cause collegate alla gravidanza e al parto e per ogni donna che muore 30 sono vittime di infermità. Il 99% di queste morti avviene nei paesi in via di sviluppo per cause prevenibili facilmente e a basso costo.

“A livello globale, è necessario investire 12 miliardi di dollari l’anno in più per la salute materna, infantile e neonatale: l’Europa è chiamata a fare la sua parte sostenendo l’assistenza sanitaria di base gratuita e in particolare i servizi per la salute sessuale e riproduttiva che svolgono un ruolo cruciale per la salute delle donne” – ha detto Daniela Colombo, Presidente di AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, partner italiana di Azione per la salute globale. “Va rilanciata – prosegue Daniela Colombo – una nuova consapevolezza dei diritti delle donne, incluso il diritto alla salute.”

Investire in aiuto allo sviluppo significa anche dare una spinta allo sviluppo economico e sociale. Come affermato anche dalla Commissione su Macroeconomia e salute dell’Organizzazione Mondiale della sanità già nel 2001, investire nella salute, oltre a salvare ogni anno milioni di vite, produce anche ripresa economica e rafforzamento della sicurezza a livello globale.

In vista del Consiglio europeo del prossimo 17 giugno in cui si dibatterà la posizione collettiva dell'Ue rispetto agli MDG, Azione per la salute globale chiede ai leader europei di impegnarsi con misure e azioni concrete per garantire efficacemente il diritto alla salute di tutti e tutte.

Ufficio Stampa:

AIDOS: ufficiostampa@aidos.it, tel 066873.214/196, www.aidos.it

CESTAS: silvia.trentini@cestas.org, tel. 051. 255053, www.cestas.org

Azione per la Salute Globale è network europeo fondato nel 2006 da 15 Ong con l’obiettivo di promuovere l’impegno internazionale per migliorare la salute del Sud del mondo. In Italia partecipano al network le Ong AIDOS e CESTAS. www.actionforglobalhealth.eu www.aidos.it www.cestas.org

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