Quanto vale economicamente la liberta’ d’espressione e di opinione?

di Vincenzo Donvito

Da alcune settimane, in testa alla Home Page del nostro sito campeggia un banner che porta ad un testo in cui si invitano i navigatori a darci economicamente una mano per far fronte ad una ingiusta (a nostro avviso) sentenza che ci ha condannato al pagamento di 3.650 euro ad un tal Fabio Oreste: il giudice ha accolto un nostro reclamo contro una precedente ordinanza che aveva oscurato un forum sul nostro sito in cui i partecipanti esprimevano dubbi sulla bonta' dei servizi di consulenza finanziaria di questo signore.. ma lo stesso giudice ci ha condannati al pagamento del 50% delle loro spese legali.
Qui per meglio approfondire
Ebbene, mentre scriviamo (8 giugno), ci sono giunti 1.419 euro da parte di alcune decine di persone che hanno raccolto il messaggio e che cogliamo l'occasione per ringraziare.
In questi giorni ci siamo piu' volte posti alcune domande sui servizi che eroghiamo, sulle battaglie che facciamo e, soprattutto, sugli spazi liberi che mettiamo a disposizione perche' ognuno possa esprimere la propria opinione.
Tutto questo vale 1.419 euro?
Non ci scoraggiamo. Abbiamo uno “stomaco di ferro” che ci consente di digerire questo e altro.
Qui all'Aduc siamo impegnati con la consapevolezza di fornire servizi a cittadini utenti e consumatori che, senza liberta' di espressione e opinione e quindi con la censura, non potrebbero mettersi in condizione di non farsi male da soli. La pratica di questa liberta' e' condizione essenziale per i diritti che intendiamo affermare e su cui informiamo. Anche dovendoci rimettere di persona. Per questo siamo diventati assidui frequentatori delle aule di giustizia dove ci trascinano tutti coloro che, per i loro affari, di questa liberta' di espressione e opinione hanno timore.
Siamo consapevoli che dopo la comparsa di Internet, le leggi degli Stati sono ancora inadeguate a convivere con questo strumento di comunicazione. Basti pensare che le leggi italiane che disciplinano la materia sono quasi tutte della prima meta' del secolo scorso (o rimodellate sulle stesse), quando ancora la tv era una vaga idea.
Per cui, se vogliamo superare questa impasse non possiamo stare fermi e aspettare che i nostri politici decidano senza che noi si dia un contributo determinante. E, purtroppo, questi contributi passano quasi esclusivamente dalle sentenze di tribunale che, solo successivamente, possono indurre il legislatore a diverse e nuove leggi.
Ci ripetiamo la domanda: tutto questo vale 1.419 euro?

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