Dov’è finita la riforma approvata in Commissione Cultura?
Roma 10 giu – “ Il teatro è un patrimonio nazionale che ritengo assolutamente necessario proteggere e preservare da tagli indiscriminati. Nella manovra inoltre viene abolito l'eti ente teatrale italiano, Inserito nell'allegato 2, con enti davvero inutili. Per noi abolirlo e' una follia. Lo spettacolo dal vivo inoltre, è un settore già trattato con distrazione e relegato ai margini della spesa pubblica, così che un ulteriore impedimento ai già esigui crediti disponibili sarebbe da scongiurare in qualsiasi modo, oltre a non risultare determinante per il budget della manovra. Mesi fa mi ero adoperato, insieme ad altri esponenti della maggioranza e dell'opposizione ad approvare in Commissione Cultura una riforma che tutelasse questa importante risorsa del panorama culturale del nostro paese. Una riforma che, alla luce di quello che sta accadendo in questi giorni, sembra essere caduta nel dimenticatoio. Credo sia importante sostenere la promozione e la diffusione dello spettacolo dal vivo, allo scopo di assicurare pari opportunità di fruizione a tutti i cittadini nonché di salvaguardare la creatività e la libertà di espressione”. A dichiararlo è il Capogruppo in Commissione Cultura dell’Udc Luciano Ciocchetti –