INTERCETTAZIONI: BERSELLI, LEGGE NECESSARIA SUPEREREMO CONTRARIETA’ OPPOSIZIONI

di Federico Gennaccari

Prosegue l'iter del ddl sulle intercettazioni. stamattina i nuovi emendamenti saranno esaminati in Commissione Giustizia, nel pomeriggio, alle 15 il ritorno in aula. Ne parliamo con il sen. Filippo Berselli, presidente della Commissione Giustizia.

Si torna in Commissione con i nuovi emendamenti?
“Si tratta di un provvedimento complesso su un tema molto delicato. Per cui è normale un esame molto approfondito del testo per evitare che la Camera lo modifichi. Si sta cercando un punto di equilibrio tra i magistrati che fanno le indagini, i giornalisti che devono informare e i cittadini che hanno diritto alla riservatezza. Come tempi abbiamo sei ore, dovremmo farcela anche se dipenderà dall'atteggiamento dell'opposizione”.

Finora l'atteggiamento è stato improntato ad una netta contrarietà?
“Sì, hanno optato per un durissimo ostruzionismo. Ci hanno costretto a concludere le sedute notturne anche alle 3 e alle 4 di notte. Ieri mattina hanno anche lasciato la Commissione. Vedremo oggi quale sarà la loro tattica”.

Non si esclude la fiducia?
“Dipenderà dalle opposizioni, io spero vivamente che non ci sia bisogno perché è sempre meglio un confronto, anche se duro e aspro, soprattutto perché su alcuni temi sono state accolte anche proposte dell'opposizione”.

E allora: qual è il motivo della netta contrarietà dell'Idv e del Pd alla legge?
“Non vogliono nessuna legge, solo il ritiro del provvedimento. Non interessano le modifiche. Ho notato alcune dichiarazioni di deputati finiani che si dichiaravano meravigliati che nonostante l'accoglimento di alcuni emendamenti restasse il muro contro muro. Ma la verità è che il Pd è pesantemente condizionato dall'unico rappresentante dell'Idv in Commissione e sono costretti a seguirlo per non farsi scavalcare a sinistra. Così abbiamo questa strana situazione: l'Anm che 'condiziona' il partito di Di Pietro che a sua volta 'condiziona' il Pd. Il loro obiettivo è quello di non far cambiare nulla: utilizzo indiscriminato delle intercettazioni, procure con ampi poteri, esaltazione del ruolo del magistrato titolare delle indagini. Sembrano proprio volere uno 'stato di polizia' dove i cittadini sono tutti spiati, tutti controllati, come nei regimi comunisti e come documentato dal film “Le vite degli altri”. Una inaccettabile 'Repubblica delle Procure' dove non esiste alcun diritto alla privacy e alla riservatezza, nonostante siano diritti riconosciuti dalla Costituzione. Quindi non possono accettare una legge indispensabile per uno Stato di diritto che non può accettare gli abusi che sono stati fatti con la pubblicazione di intercettazioni che nulla avevano a che fare con le inchieste”.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy