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"Taglio mini province? Un altro bluff del Ministro Calderoli e della maggioranza"

“Taglio mini province? Un altro bluff del Ministro Calderoli e della maggioranza”. Lo afferma l'On.Amedeo Ciccanti, Deputato dell'udc, che ha partecipato alla discussione dell'art.14 della legge sulla riforma della Carta delle Autonomie, riguardante la ridefinizione delle province. “L'emendamento del relatore On.Bruno, che stabilisce di 'sopprimere' le mini province al di sotto di 200.000 ab., ulteriormente mitigato a 150.000 per quelle che hanno il 50% del territorio montano – sostiene il parlamentare udc – non regge alle critiche di trasparenza (che significa territorio montano?) e di costituzionalità, perchè l'art.133 della Costituzione prevede il presupposto irrinunciabile della 'iniziativa dei comuni' per qualunque 'mutamento' di circoscrizione provinciale, dal momento che l'art.5 della stessa Costituzione 'riconosce' la provincia come una entità storica e sociale che precede lo Stato”. “Pertanto – sottolinea – la norma non potrà che operare per il futuro, non potendo sopprimere o modificare una sola provincia senza la preventiva volontà dei comuni che vogliono cambiare provincia”. “Vista la convinzione del governo e della maggioranza – conclude – ci è sembrato utile che almeno alzassero a 500.000 ab. il minimo di soglia, così come avevamo proposto noi dell'udc, ma è stato respinto per mancanza di coraggio!”.

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