Segnali d’allarme del COMITES Israele

GERUSALEMME. Chiamato direttamente in causa dal Senatore Nino Randazzo (Pd) in seguito alla vicenda della flottiglia diretta al porto di Gaza, il Comites Israele esprime preoccupazione per le gravi carenze informative e interpretative che emergono dalle opinioni espresse dal Senatore.
Dal Sen. Randazzo, in quanto unico rappresentante in Senato della circoscrizione Asia-Africa-Oceania-Antartide, ci attendiamo una posizione meno unilaterale, parziale e distorta dei fatti. Ci attendiamo invece dal Sen. Randazzo una ricognizione in loco che gli permetta di verificare direttamente quali siano effettivamente le condizioni dei Cittadini italiani residenti in Israele, che egli rappresenta e che debbono costituire la sua massima preoccupazione.
È ridicolo e populista, per cominciare, il suo riferimento ai “governanti di Tel Aviv”, quando la sede fisica del governo e di tutte le maggiori istituzioni israeliane di trova, come è noto, a Gerusalemme. È a Gerusalemme, non a Tel Aviv, che il Sen. Randazzo potrà incontrare i suoi interlocutori parlamentari.
Gli Italiani in Israele sono una comunità di persone indipendenti, che ragionano e fanno parte di una società democratica – l'unica nel Medio Oriente – nella quale esistono diverse idee politiche. Tutti, senza distinzione, auspicano una pacifica, rapida e giusta soluzione al conflitto nel Medio Oriente, che tuteli l'esistenza d'Israele come stato Ebraico e Democratico e assicuri a tutte le parti nel conflitto pieni diritti civili nei rispettivi paesi.
Anche fra gli Italiani in Israele possono esistere diverse valutazioni circa gli avvenimenti dell'ultima settimana. Tuttavia non può esistere dubbio sui fatti seguenti:
1. La flottiglia era composta da un gruppo molto eterogeneo che comprendeva persone convinte in buona fede di compiere opera umanitaria, fiancheggiatori di organizzazioni filo-terroristiche, e autori materiali di atti di terrorismo.
2. Il comportamento di una parte dei passeggeri sulla nave Mave Marmara, che hanno usato pugnali, spranghe di ferro, accette e armi da fuoco, dimostra senza ombra di dubbio che non si trattava, in questo caso, di pacifisti ma di facinorosi mossi da motivazioni bellicose e coinvolti direttamente nella lotta del movimento Hamas contro Israele.
3. Fra i partecipanti all'impresa si notava anche il vescovo Hilarion Capucci. La scarcerazione del Capucci, incriminato anni fa per trasporto di esplosivi, fu concordata a suo tempo col Vaticano a patto inderogabile della cessazione da parte dello stesso Capucci di qualunque attività pubblica. La sua presenza era un atto di spregio agli accordi internazionali e un attentato alle intese Israele-Vaticano. Su questo certamente il Sen. Randazzo – che non manca nel suo messaggio di richiamarsi alla dottrina cristiana – vorrà dare la sua opinione.
4. Sottoposti per mesi al quotidiano incessante bombardamento di razzi e missili nella regione di Israele adiacente alla Striscia di Gaza da parte di Hamas (e nelle regioni settentrionali della Galilea da parte di Hizballah), gli abitanti di Israele, e fra di loro i Cittadini italiani, hanno innanzitutto il dovere di preoccuparsi per la propria incolumità. Questa viene assicurata dalle azioni di contenimento e di contrattacco deliberate dal Governo di Israele. Il Sen. Randazzo ha il dovere di chiedersi quale sia la sorte degli Italiani in Israele sottoposti a incessanti atti di terrorismo.
5. Il blocco navale di Gaza è stato determinato dalla necessità di evitare che armi e munizioni di grosso calibro e maggiore gittata vengano sbarcati colà, e che Gaza diventi di fatto un porto iraniano nel Mediterraneo. Il blocco navale fa parte degli strumenti utilizzati in caso di guerra, e guerra esiste fra Hamas e Israele. Citiamo l'articolo 7 dello Statuto di Hamas (che il Sen. Randazzo è invitato a leggere): Il Profeta, Allah lo benedica e gli conceda salvazione, ha detto: “Il Giorno del Giudizio non verrà finché i Musulmani non combatteranno gli ebrei, quando gli ebrei si nasconderanno dietro pietre e alberi. Le pietre e gli alberi diranno: Oh Musulmani, Oh Abdulla, c’è un ebreo dietro di me, venite e uccidetelo”.
6. Il tentativo di forzare il blocco del porto di Gaza era quindi un atto premeditato ed esplicito di guerra, e come tale è stato trattato dalla marina militare di Israele. Il Comites Israele deplora e compiange qualsiasi spargimento di sangue avvenuto in seguito all'operazione.
7. Tuttavia Israele ha dichiarato la sua disponibilità a far passare i materiali di aiuto umanitario portati dalla flottiglia alla popolazione di Gaza. Tali materiali includevano ingenti quantità di medicinali scaduti. Certamente il Sen. Randazzo ha una buona spiegazione per questo fatto, che del resto era già avvenuto in passate spedizioni umanitarie provenienti dall'Italia.
8. Il Sen. Randazzo ha il dovere di verificare quali e quanti approvvigionamenti passino da Israele a Gaza attraverso i punti di confine. Se lo avesse fatto avrebbe appreso che cento camion passano il confine quotidianamente, contro i venticinque camion che sono l'ammontare di tutte le provviste che si trovavano a bordo della flottiglia. Il Sen. Randazzo dovrebbe anche verificare la quantità e l'entità dei prodotti che passano quotidianamente dall'Egitto a Gaza attraverso i tunnel, non senza notare e magari denunciare il fatto che il confine ufficiale fra l'Egitto e Gaza è solitamente chiuso.
9. Il Sen. Randazzo dovrebbe verificare accuratamente l'uso che viene fatto dei miliardi di Euro in denaro e aiuti concreti che vengono distribuiti dalla cooperazione internazionale a beneficio della popolazione palestinese: a chi Hamas distribuisce gli aiuti e a chi no, e quale uso, civile o militare, viene fatto di tali aiuti. Al momento attuale gli aiuti umanitari provenienti dalla flottiglia si trovano fermi al confine fra Gaza e Israele, perché Hamas rifiuta di prelevarli.
10. Non abbiamo sentito con uguale insistenza la voce del Sen. Randazzo in occasione dei molti atti di barbarie che si sono verificati in questi ultimi tempi nella sua circoscrizione elettorale: per esempio, l'affondamento di una nave sud-coreana da parte della Corea del Nord, le centinaia di migliaia di morti in Iraq per mano di terroristi musulmani, i numerosi morti dell'OLP nel conflitto civile con Hamas, l'uccisione del vescovo di Anatolia da parte del suo autista musulmano, l'uccisione di decine di Copti da parte di estremisti musulmani in Egitto, le centinaia di migliaia di morti in Algeria, la feroce repressione dell'opposizione democratica in Iran. È in questo contesto di intolleranza, fanatismo, totalitarismo che si è verificata la tragica uccisione dei bravi e coraggiosi Militari Italiani in missione nelle molte zone di conflitto e di tensione nel Medio Oriente.
11. Infine vorremmo sentire la voce del Sen. Randazzo sulla detenzione da parte di Hamas di un soldato israeliano, cittadino francese, dunque europeo, cittadino onorario della Città di Roma, Gilad Shalit, a cui viene negata da ben quattro anni ogni visita da parte delle organizzazioni umanitarie internazionali.

Il Sen. Randazzo è uomo politico di grande età ed esperienza, e sa bene che in fin dei conti sarà il responso delle urne a determinare l'opinione degli elettori italiani nei confronti della sua attività di parlamentare.
Sarà onore e privilegio del Comites ospitare il Senatore Randazzo non appena vorrà compiere una necessaria e urgente visita di aggiornamento in Israele.

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