Giovanna Canzano intervista Flora Rucco e Ermelinda Ponticiello

“ Flussi Meridiani- Risveglio”

…“E’ Plotino, che rifacendosi alle concezioni Platoniche afferma che “l’anima” è inafferrabile ma ciò che conta è l’esercizio per farla venire in superfice.
Lo scopo è quello di raggiungere la consapevolezza di sé stessi, della propria spiritualità; che è in noi stessi e che si riflette nel Cosmo (mente dei).
Nelle Enneadi, Plotino, cerca di far “risalire” il Divino che è in noi e ciò che di divino è nell’Universo…” (Flora Rucco)

“…abbiamo riscontrato che le nostre opere parlano chiaramente a chi vuol ascoltare.
La nostra energia primordiale, l’Acqua Viva è emersa in tutta la sua potenza,
come energia pura…il colore come espressione profonda del nostro essere più puro e consapevole della verità…” (Ermelinda Polticiello)

Canzano 1- Le angosce esistenziali del vissuto e della condizione femminile e le aspirazioni libertarie, di consapevolezza e di autenticità, sono espresse nelle poesie del vostro libro: “Flussi Meridiani-Risveglio”

Rucco- L’alta risonanza data all’amore, che pervade le poesie e le immagini del libro, sono la prima espressione di femminilità; come pure la proclamazione della ricerca di un amore libero e puro che risuona in ogni nota, denotano le istanze femminili, libertarie, di consapevolezza e verità assoluta.

Canzano 2- L’animo femminile è continuamente “in catene, scegliendo da sempre l’amore, incomprese, umiliate ed arrese, lacerate nel cuore e nel ventre”.

Rucco – Siamo completamente d’accordo con la prof.ssa Veronese che ha ben compreso l’animo femminile espresso nelle nostre opere: “Queste liriche e queste immagini esprimono il misterioso e ineffabile “universo femminile” troppo spesso incompreso, asservito, ridotto al silenzio. Eloquente è l’illustrazione di pag.15: una donna, raccolta su se stessa; ma..senza bocca. Entrambe le autrici sono consapevoli del faticoso, imperscrutabile, irto percorso dell’esistenza, della “fatica di vivere” citando il poeta Pavese.

Ponticiello- Devo chiarire una cosa importante, la prof.ssa Veronese, non mi conosce personalmente, …mi ha incontrata soltanto attraverso le immagini…, e devo riconoscere che ella ha ben interpretato e definito il nostro libro come … “una sonata a quattro mani per pianoforte … due amiche che per affinità naturali, comunione d’intenti e sinergica cooperazione, navigano la vita, sulla stessa lunghezza d’onda” . E inoltre: “… Le opere di entrambe … emanano emozioni ed intensità espressiva della stessa forza energetica, nonché richiamano le stesse chiavi interpretative, a volte delicate e soffici, altre volte enigmatiche e dubbiose, a volte dirompenti e spesso dissolventi nel “silenzio soffuso della meditazione”.
La prof.ssa ha descritto la nostra opera come si descrive un’opera d’arte, con una tale enfasi ed emozione, che posso sicuramente affermare che la nostra opera ha sortito l’effetto desiderato…. perché è riuscita a toccare l’animo umano e a farlo vibrare. Sicuramente è una persona sensibile ed elevata spiritualmente e sono pienamente entusiasta di ciò, che la ringrazio vivamente.

Canzano 3- In “Suio” è citato Plotino “Suio nei sogni di Plotino, che ne morì”… “Ma i sogni di Plotino, sopravvissero, nelle libere menti” e sempre nella stessa poesia è citata la frase delfica “conscendes celum si te cognoveris ipsum” “conoscendo il cielo dentro di te, conosci te stesso” perché è appunto nella ricerca della propria spiritualità che è in se stessi (Plotino in occidente,l’Hatman in oriente) si può conoscere se stessi.

Rucco – E’ appunto Plotino, che rifacendosi alle concezioni Platoniche afferma che “l’anima” è inafferrabile ma ciò che conta è l’esercizio per farla venire in superfice.
Lo scopo è quello di raggiungere la consapevolezza di sé stessi, della propria spiritualità; che è in noi stessi e che si riflette nel Cosmo (mente dei).
Nelle Enneadi, Plotino, cerca di far “risalire” il Divino che è in noi e ciò che di divino è nell’Universo.

Canzano 4- Nel vostro libro “ Flussi Meridiani- Risveglio” rendete omaggio a quella energia creatrice ispiratrice chiamata in oriente Kundalini.

Ponticiello – Nel nostro libro rendiamo omaggio all’energia creatrice ed ispiratrice che in Oriente è chiamata Kundalini, ma che era conosciuta anche nella tradizione occidentale dagli gnostici e dai templari come “Acqua viva”.
Essa risiede addormentata nell’osso sacro di ogni essere umano, in attesa di essere “risvegliata” consentendo così all’uomo di ottenere la realizzazione di Sé.

Rucco – Tutto ciò è in sintonia anche con le concezioni di Plotino.

Canzano 5- In che modo vi rivolgete alla stessa fonte ispiratrice, consapevole della spinta spirituale esercitata dall’arte; l’uomo immergendosi nell’arte (catabasi) ritorna al mondo elevato, purificato, arricchito (amabasi).

Rucco – L’artista, che sia poeta, pittore, musicista o altro non può che rivolgersi, in modo consapevole o inconsapevole alla stessa fonte ispiratrice, esprimendo la propria creatività, compie egli stesso un atto di “creazione”.
L’arte diventa catartica e purificatrice, esprime la conoscenza, l’intuizione, la sintesi. Eleva l’uomo spiritualmente, lo emancipa dalla condizione di essere prigioniero dei bisogni primari.

Canzano 6- Le rime delle poesie sono o più limpide e musicali, o avviluppate ed ermetiche, la ricerca e la consapevolezza di un pensiero “meditante” che attraverso l’esperienza dello Yoga si eleva in senso trascendentale, al respiro dello spirito onnipervadente.

Rucco – L’esperienza dello yoga, appunto, che accomuna la nostra esperienza, esprime la necessità che è in noi di sperimentare un percorso continuo di consapevolezza. Vi è la necessità di decelerare il tempo, esercitare un “pensiero meditante” per liberarsi dai pensieri condizionanti e a volte contaminati di una società artefatta, non più autentica.

Ponticiello – La prima rivoluzione parte da noi stessi, se vogliamo cambiare quello che non ci piace nel mondo dobbiamo innanzitutto fare un’analisi interiore, e operare il cambiamento su noi stessi. Se ognuno operasse in questo modo molte cose cambierebbero!!! Noi siamo arrivate insieme al percorso dello Yoga, che fondamentalmente significa “Unione”, dobbiamo unire quello che da sempre risulta separato dal tutto, e far emergere l’essere collettivo che è in noi.

Canzano 7- Il filosofo Giuseppe Limone parlando del libro “Flussi Meridiani-Risveglio” nota che le poesie e le opere esprimono intenzionalmente e non, gli elementi: acqua, terra, aria, fuoco, sia in senso occidentale che in senso orientale, sintetizzando ed evolvendo in “energia”. E comunque riscontra che sia nelle poesie che nelle opere predomina l’elemento acqua che si innalza ad energia vibrante. L’uso dei colori nelle opere di Ermelinda è assolutamente denso di toni vividi, è allo stesso tempo delicato ed energico; alla ricerca di una sintesi, come a scardinare quello che vi è di più puro ed essenziale nella forma espressiva.

Rucco – Il filosofo Limone, ha notato giustamente che le poesie e le opere sono chiare espressioni degli elementi Acqua, Aria, Fuoco, Terra, sia in senso occidentale che in senso orientale, che sintetizzano e si evolvono in “energia”, dove l’elemento Acqua è la predominante che si innalza ad energia vibrante.

Ponticiello – Abbiamo riscontrato che le nostre opere parlano chiaramente a chi vuol ascoltare. La nostra energia primordiale, l’Acqua Viva è emersa in tutta la sua potenza, come energia pura…il colore come espressione profonda del nostro essere più puro e consapevole della verità.

Canzano 8- Ancora citando il filosofo G.Limone, “La vera arte si “partorisce”. Come ad affermare che può essere solo un atto che viene alla luce con la sofferenza, perché quando è giunto il momento creativo, questo deve aver luogo naturalmente, proprio come il bambino che non può fare a meno di essere partorito al momento della nascita.
La poesia, l’arte , la filosofia, ci riporta al discorso originario, quello di ricercare ‘il senso del senso’.
L’uomo è il testimone, che lascia traccia di sé e cerca tracce, attraverso il discorso poetico, che non ha mercato, non rientra nella speculazione di mercato, acquista ricchezza assoluta interiore poiché l’uomo ritrova se stesso, la propria origine e il senso della propria esistenza. Vi riconoscete in questa osservazione?

Rucco – La poesia contemporanea non è costruita da rime, versi ma si esprime in musicalità, densità di messaggi, armonia.
La vena poetica, appartiene a una fonte interiore che per emergere ha bisogno di pace, consapevolezza, pathos, empatia, insomma di uno stato creativo,
Riconoscibile come momento poetico da fermare subito, prima che le parole possano sfuggire.
Bisogna cogliere l’attimo fuggente, immortalarlo, perché è giunto il momento di essere espresso, e come dice il filosofo Limone, è giunto il momento in cui non si può fare a meno di “partorire”.
In questo modo, l’artista cerca e lascia traccia di sé ma l’opera del poeta lascia tracce spirituali, non quantificabili, non mercificabili e infatti, non c’è nessun ambito di diffusione o di dibattito sulla poesia, non interessa ai media, non fa notizia.

Ponticiello – La vera opera d’arte, diceva Kandinskij, nasce dall’artista in modo misterioso enigmatico, mistico. Staccandosi da lui assume una sua personalità, e diviene un soggetto indipendente, con un suo respiro spirituale e una sua vita concreta” … ha una sola guida infallibile, il “principio della necessità interiore”… essa è una forza che ha un fine e deve servire allo sviluppo e all’affinamento dell’anima.

Canzano 9- . Anche Nicola Terracciano che ha scritto la presentazione al libro esprime un suo pensiero : “Entrambe le opere esprimono la stessa intensità espressiva, chiavi interpretative, pudore di rivelazione, mistero, lampeggiamenti solari e notturni, compiutezza e silenzio”.

Ponticiello– Concordo pienamente con il prof. Terracciano che la tristezza, il dubbio, l’esperienza della faticosità del vivere, sono espresse e riscattate con la stessa intensità espressiva, dalle fondamentali esperienze della natura solare e notturna, dalla maternità al mito.
L’arte è un “lasciare tracce” di sé, come ha ben spiegato il prof. Franco Lista alla 1° presentazione del libro, lasciare tracce di testimonianza della propria presenza nel mondo presente e futuro, ma non in senso speculativo del termine, ma nel senso di lasciare quanto di più puro e interiore possiamo donare agli altri.

Canzano 10- Cosa esprime il linguaggio poetico nella società contemporanea?

Rucco- Il linguaggio poetico, a mio avviso, si contrappone alla realtà contaminata, alla banalità e falsità. La parola poetica diventa vibrante, pura, acquista il senso di parola autentica, originaria, a volte profetica. Diventa catartica ed esploratrice dell’inconscio e della sensibilità umana che riflette sui valori dell’uomo e sulla conoscenza dell’io profondo.
Vi sono immagini molto significative nei versi di “Flussi meridiani” parlando del fiore che “erso, sopra grovigli di macerie, per inseguire “la luce”infinita……Sicuro e fragile, unico e puro, puntino colorato nel cielo finito”.
In questo caso è il fiore stesso che assume un ruolo “rivoluzionario” “radicale”.
Simile espressione è usata dal filosofo Giuseppe Limone alla presentazione del libro “Flussi meridiani-Risveglio” il 27.2.10 alla libreria delle Donne “Evaluna”di Napoli:
“la poesia è come il filo d’erba che spacca il cemento”.
“Sia la poesia che la pittura sia ogni forma d’arte è opera poietica e la poietica artistica non è semplicemente un “fare” ma è un “fare” che ritorna a sé, cioè, un fare intransitivo. Essa, a un ulteriore livello “fa”chi guarda; nel senso che lo lavora, lo trasforma, lo muta.

Canzano 11- In che senso la poiesis artistica lavora chi guarda?

Rucco – Non semplicemente esprimendo le proprie emozioni ma nominando le emozioni di chi le vede.(G.Limone)

Canzano 12- Che cosa la poiesis d’arte fa e, facendo, fa fare?

Rucco – Essa libera energia. Proietta sull’altro figure per ricordare ciò che, emergendo dal proprio fondo, dà luce.(G.Limone)

Canzano 13- Cosa vuol dire al giorno d’oggi creare opere artistiche?

Ponticello – Essere creativi vuol dire dare alle cose il valore che meritano.
La poesia non è altro che pura creatività espressa con parole, ritmi, suoni…..;
le opere pittoriche, non sono altro che creatività espressa con linee, forme, colori……e la creatività non è altro che “Investire la realtà della sua bellezza”!
Se tutto è sacro, bisogna restituire alla terra il suo significato… ci siamo mai chiesti se abbiamo restituito alla terra ciò che ci ha donato? Abbiamo mai reso la terra un po’ più bella di come l’abbiamo trovata?.. Questo fa parte dell’essere creativi, restituendo alla nostra madre natura ciò che le spetta non abbiamo fatto altro che ringraziarla con un atto d’amore.

Canzano 14- Qual è il significato dell’opera Risveglio?

Ponticiello – Le poesie di Flora e i miei quadri si completano a vicenda, non sono altro che canti che si fondono all’unisono.
Risveglio per me è un sogno, Risveglio è la speranza che l’uomo riesca un giorno a Ri-svegliarsi dal grande sonno, il sonno che ci tiene assopiti e non ci lascia vedere la vera natura delle cose. Risveglio è il ritorno ad una condizione di consapevolezza e di maggiore sensibilità. Aprire gli occhi e vedere un mondo nuovo, ascoltare l’essenza interiore, l’energia assopita dentro di noi, risvegliare questa sensibilità e sentire di appartenere ad un unico, totale organismo universale.
Sono pienamente convinta che ogni nostra azione finalizzata al bene della collettività è un piccolo contributo che possiamo lasciare ai nostri figli e alle generazioni future, in questo modo “Risveglio” diventa la speranza che l’uomo riesca un giorno a riflettere su se stesso, e possa finalmente realizzare la più intima essenza e finalizzare ogni sua azione al bene, al giusto e al bello!!!

BIOGRAFIA

Rucco Flora – Insegnante di scuola d’infanzia,ha conseguito la Maturità artistica e si è laureata in “Conservazione dei Beni Culturali”presso l’università Suor Orsola Benincasa di Napoli nel 2000/2001.
Specializzata in “Museologia di Genere e Storia delle donne”,si occupa di temi e ricerche storico-archeologiche di genere.
Segretaria dell’Associazione “Calmana- Museo delle donne nell’area mediterranea”.
Ha pubblicato la raccolta di poesie “Ecos”, nel 1989, a cura della Casa Editrice Ripostes-Salerno-Roma.
Nel 1989 ha partecipato alla raccolta di poesie “Giovani poeti ed artisti di Aversa”,5^ edizione,con premio di partecipazione.
Sue liriche sono state pubblicate nell’antologia “Poesia Contemporanea”- Voci testimonianze e figure – Edizioni Istituto Anselmi – Marigliano (Napoli),1990;nell’almanacco Antologico Culturale dell’Associazione “Fulvio Nuvolone”di Caserta,anno 1996.
Premio di poesia “Elisabetta Busiello”anno 1998.
Ha pubblicato il libro di poesie “Flussi Meridiani-Risveglio”a cura della casa editrice“L’Aperia” di Caserta,anno 2009. http://www.facebook.com/floralife

Ermelinda Ponticiello – Docente di Arte e Immagine nella scuola Secondaria di 1° grado. Dopo aver conseguito la maturità d’arte nella sez. Ceramica nella città di Isernia, si è laureata in Sociologia presso l’Università Federico II di Napoli. Ha conseguito il Biennio Specialistico in Arti visive e discipline della spettacolo nella sezione “Scultura” presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Specializzata nella lavorazione Ceramica , organizza Corsi di Ceramica per Adulti e ragazzi .
-Ha pubblicato nel 1997 le illustrazioni del libro “Bolle di parole” di Orlando Limone, (pedagogista e insegnante di scuola materna) Edizione RIPOSTES, Salerno-Roma, da cui è stato scelto il disegno per la copertina del 1° premio di narrativa “Città di Cimitile 2000”;
-Ha pubblicato le sue opere in “Flussi Meridiani – Risveglio” un libro di poesie e di immagini con la poetessa Flora Rucco, ed.L’APERIA di Caserta, sett. 2009;
Ha partecipato a diverse manifestazioni artistiche, riportando riconoscimenti e premi, tra le quali:
– 1° edizione Concorso di Pittura, Grafica e Fotografia “Melting Pot”, Napoli ,1996;
– Mostra Nazionale di Scultura Contemporanea, città di Atripalda, Avellino, 1996;
– Mostra di Pittura, scultura e Grafica, presso l’Associazione culturale “Spazio Arte” via Costantinopoli, Napoli, 1999;– Mostra di Artigianato “Regalando”organizzata da Proteus alla Mostra d’Oltremare Napoli 2004;– Rassegna d’Arte Contemporanea “La Riggiola” con esposizione permanente nella Circunvesuviana – Napoli 2006;– Partecipazione a “Segni e Sogni”, esposizione al Museo Mao Mangieri di Amalfi e all’Hotel Villa Parsifal di Ravello , giugno-luglio 2009;- Mostra d’arte Accademia della Bussola “Vie di fuga” al Castel dell’Ovo, Napoli. nov. – dic. 2009- Rassegna d’arte alla Libreria Guida di Port’alba “ Il muro di Berlino” con pubblicazione catalogo- calendario, Gennaio 2010;- Rassegna d’arte “ I Clandestini del mare” libreria Guida port’Alba Napoli febb- marzo 2010.
– “. E mi dipinse un volto in mezzo al core…” Mostra in omaggio a J.Sannazaro , chiesa S. Maria del Parto in Mergellina, Napoli – giugno 2010.
lindaponticiello@libero.it

giovanna.canzano@alice.it
http://www.facebook.com/giovanna.canzano
338.3275925
Giovanna Canzano – © – 2010

Didascalia alla foto – da sinistra Ermelinda Ponticello, il critico d'arte Franco Lista che ha presentato il libro, il filosofo, poeta, e docente universitario prof. Giuseppe Limone, Flora Rucco e Angelo De Falco, critico d'arte e medico.

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