Più (Ber)sani, più belli !

Il segretario del PD Bersani ha dichiarato che la manovra finanziaria appena varata dal Governo, così com'è, “l'avrebbe fatta anche un bambino”.

Non sappiamo se il bambino cui Bersani si riferisce sia lo stesso che una decina d'anni fa ripianò coi soldi di Pantalone i debiti del Banco di Napoli (circa 12.000 miliardi di vecchie lire), indi ci spalmò sopra altri 8.000 miliardi di interventucci vari e infine, per tappare il conseguente buco, si inventò una bella “tassa per l'Europa” da 20.000 miliardi. Lo stesso bambino, ci par di ricordare, che un po' di tempo dopo, trovatosi tra le mani un “tesoretto” di 30 miliardi di €, riuscì a farlo sparire in un batter d'occhio senza trucco, senza inganno e senza neppure bisogno di organizzare sedute spiritiche con piattini semoventi.
Chissà, magari emulando le gesta del bambinello di cui sopra potremmo proporre di introdurre una bella “tassa sulla crisi”, ovviamente equa e solidale, ma non osiamo ledere il copyright di cotanto genio.

Ergo, che fare per migliorare l'attuale proposta?

Essendo noi molto sensibili alle critiche ponderate e costruttive del Bersani – un fine economista che l'uomo della strada ricorda per aver realizzato due liberalizzazioni fondamentali: quella dei parrucchieri e quella dei tassisti – seguendone la linea pragmatica ci permettiamo di suggerire al Governo un paio di misure economiche addizionali, che permetterebbero non solo di far cassa, ma anche di dare sostegno alle imprese in difficoltà, nonché di incrementare la busta paga di milioni di lavoratori dipendenti.

Si potrebbe dunque in primis abolire una volta per tutte le agevolazioni fiscali per le COOP, eliminando così un elemento di concorrenza sleale che distorce il mercato a danno delle piccole e medie imprese.
In secundis si potrebbe cancellare quell'odioso balzello rappresentato dalle trattenute sindacali automatiche in busta paga, costringendo le associazioni dei lavoratori a guadagnarsi la fiducia e il sostegno economico “sul campo”.

Due provvedimenti che potremmo definire, il primo indispensabile, ed il secondo, se non perfetto, perlomeno “bonino”, dove ogni riferimento alla deputata radicale che 15 anni fa propose l'abolizione della trattenuta per via referendaria – ma che oggi, mandata al massacro da Bersani e “polverinizzata” dagli elettori laziali, ripropone in Parlamento la stessa misura – è puramente e scherzosamente voluto. Ad ogni modo ringraziamo vivamente Emma del buon consiglio, dando come sempre pane al pane e digiuno al digiuno.

Concludendo, due provvedimenti in linea di massima abbastanza semplici, sui quali però il simpatico Bersani non crediamo che sarebbe molto daccordo.
E il perché lo capirebbe… anche un bambino.

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