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10 GIUGNO 2010 IN PIAZZA CONTRO I TAGLI

La Consap pur ritenendo condivisibile l'appello del Capo dello Stato ad
affrontare con senso di responsabilità la delicata situazione economica
attraversata dal Paese, ritiene la manovra finanziaria eccessivamente
penalizzante per il personale delle forze di Polizia. Non riconosce,
infatti, l'impegno ed il sacrificio quotidiano che essi hanno mostrato in
questi anni con una lotta serrata alla criminalità che ha portato ad un calo
degli indici di delittuosità ed ha assicurato allo Stato diversi miliardi
sottratti alla criminalità organizzata. Si bloccano i contratti (dall'anno
2010 in poi percepiremo soltanto le vacanze contrattuali), si cancella
l'atteso riordino delle carriere per il riallineamento funzionale rispetto
al pubblico impiego, si congelano le indennità legate alla contrattazione di
secondo livello, si annullano le progressioni di carriera eventualmente
disposte negli anni 2011, 2012 e 2013 che avranno effetto, per i predetti
anni, ai fini esclusivamente giuridici e s'introduce un diverso sistema di
calcolo della liquidazione con effetti penalizzanti per il personale. Una
manovra, dunque, estremamente negativa per il comparto sicurezza ed
assolutamente inaccettabile. Alla faccia delle rassicuranti parole spese dal
Ministro Maroni in Parlamento dove con toni trionfalistici ha assicurato che
“il provvedimento varato dal governo ha escluso il comparto sicurezza dal
congelamento del rinnovo dei contratti pubblici in ragione della sua
specificità”. Maroni, in buona sostanza, ha solo garantito “l'esclusione dai
tagli per il contratto 2008/2009″ che per esclusiva responsabilità del
cartello dei sindacati di polizia (siulp, sap, silp cgil, siap-anfp, ugl e
coisp) non abbiamo chiuso diversi mesi fa e che nessuno può e deve toccarci.
La specificità riconosciutaci è solo aria fritta buona per gli allocchi che
continuano a rivendicarne l'esclusiva paternità. I poliziotti sono pronti a
combattere seriamente gli sprechi, ma sono stanchi di essere umiliati da
promesse non mantenute. Il Governo, anziché tagliare gli stipendi dei
poliziotti ( che sono i peggio pagati d'Europa) dovrebbero tagliare
seriamente lo stipendio di ministri, parlamentari, consiglieri regionali,
provinciali, comunali, assessori, membri di cda di società pubbliche e
affini. Invece con questa manovra si limita a pochi e non generalizzati
tagli. La finalità sbagliata è quella di colpire sempre e comunque i più
umili e indifesi servitori dello Stato a cui è precluso finanche il più
elementare diritto di sciopero. I poliziotti i sacrifici li stanno facendo
da tempo grazie ai tagli di circa un miliardo di euro nel triennio che hanno
determinato gravi carenze in tutti gli uffici di polizia. Spesso i
poliziotti, con grandi sacrifici personali, anticipano di tasca propria i
soldi necessari per le missioni e le indagini. La Consap, diversamente da
altre organizzazioni che ringraziano il governo e il ministro per aver
rispettato non meglio precisati programmi, non è più disposta a subire
questo stato di cose e dichiara immediatamente lo stato di mobilitazione
della categoria. Il primo appuntamento è già fissato per il 10 giugno 2010 a
Varese, a casa del Ministro Maroni, il quale anziché continuare a
spappolarci il fegato con le solite menate sul federalismo e minchiate del
genere, se non è in grado di difendere i poliziotti, rimetta immediatamente
l'incarico. Se non altro le casse dello Stato potranno registrare una
sensibile diminuzione delle spese.

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Segreteria Provinciale Consap Roma
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