La macelleria sociale

La crisi che non esisteva ed era un'invenzione dei giornalisti e le colpe degli italiani che non comprano più automobili e lavatrici per far girare l'economia e che noi non siamo la Grecia e neppure la Spagna e l'intervento del presidente del Consiglio con la sua telefonata nel cuore della notte che è stato risolutivo per salvare l'euro e i PIGS che sono sempre gli altri e l'ottimismo della volontà che fa crescere il PIL e i conti dello Stato che sono in ordine e il debito pubblico che è più basso degli altri Paesi e Tremorti che è un genio della finanza e ha inventato lo Scudo Fiscale che ha sanato i capitali degli evasori all'estero e le Grandi Opere da decine di miliardi di euro senza copertura economica e il partito dei pessimisti che diffondono menzogne e gli italiani che si devono rimboccare le maniche e mettersi a lavorare e le missioni di pace che costano miliardi di euro. E ora, che la crisi è arrivata e non si può più negare, ecco le palle di giornata. Non ci sarà “macelleria sociale” (forse nel senso che non ci saranno pestaggi stile Diaz e Bolzaneto: le macellerie messicane) e che “non metteremo le mani nelle tasche degli italiani“. Ecco, ma allora, i 28 miliardi di euro se non li prende mettendoci le mani in tasca, dove le metterà le mani? Nel dubbio non chinatevi a raccogliere le margherite.

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