I principi fondamentali della nostra Costituzione tracciati da nostri padri costituenti violati nel corso dei decenni, fino ad arrivare oggi, con il berlusconismo alla morte dello stato sociale partecipativo, ossia la democrazia partecipativa. Uno nel leggere la prima parte della Costituzione (1,54) si aspetta uno stato di diritto ferreo e indistruttibile, invece assistiamo a continui conflitti costituzionali e istituzionali. Ogni membro del parlamento rappresenta la nazione ed ecercita le sue funzioni senza vincolo di mandato, quindi secondo questo principio individualista si da al rappresentante la scelta di voto secondo coscienza, ma nel corso dei decenni, con i decreti, i voti di fiducia e i max-emendamenti, garantiti al presidente del consiglio il tutto, con la complicita’ dei parlamentari e’ stato messo in sordina, decreti che passano tranquillamente senza competenze autorevole indipendenti, lasciati nelle sole mani legate del Capo dello Stato, ossia la fine del parlamentarismo. Le minacce dei Presidente della Repubbica di non firmare piu’ decreti e’ solo una bolla di sapone, poiche’ potrebbe generare ulteriori conflitti istituzionali con la presidenza del consiglio. E’ mia opinione che le competenze riguardo ai decreti e voti di fiducia dovrebbero essere giudicati dai presidenti delle Camere e la Corte Costituzionale, onde evitare dettami da parte del presidente del consiglio o dei ministri.