TRENTINO, REGIONE VERDE

Le forze di centrosinistra si affermano in tutta la Regione. Rieletto Spagnolli a Bolzano, bene anche i Verdi che prendono mediamente il 6 per cento dei consensi. Bonelli: «Segnale di forte ripresa ecologista»

Il Trentino Alto Adige sorride alla coalizione di centrosinistra. Grazie all’alleanza con la Sudtiroler Volkspartei, il sindaco uscente Luigi Spagnolli è stato confermato con il 51,9% dei consensi. Robert Oberrauch, candidato del centrodestra, si è fermato assai lontano, al 33,1%. Un insuccesso che Luis Durnwalder, governatore Svp dell’Alto Adige, ha commentato con una certa serenità: «Mi sarei stupito se l’elettorato avesse ancora sostenuto i partiti di questa destra». Il riferimento è alla frammentazione interna al Pdl (durante l’ultima giornata di campagna elettorale, a Bolzano, c’è stata addirittura una rissa con denunce tra esponenti delle opposte fazioni del partito), che secondo Durnwalder potrebbe avere avuto ripercussioni sull’affluenza, in calo di oltre cinque punti rispetto alla precedente tornata elettorale: 74,8% degli elettori contro il 79,4% del 2005. Una disaffezione che riscontrata in eguale misur a anche a Merano, Laives e Bessanone. Nella maggioranza, si conferma primo partito la Svp, che a Bolzano prende il 18,3%; ma è tutto il centrosinistra a fare festa, che vede riconfermati i primi cittadini anche a Mezzocorona, Brentonico, Pinzolo e Dro. Si andrà al ballottaggio invece a Merano, Baselga e Bressanone, dove tuttavia guidano lo spoglio tutti i candidati di centrosinistra. Bene il Partito Democratico, che nel capoluogo ha preso il 17,3% dei consensi, e buona anche l’affermazione dei Verdi: 6,2% a Bolzano, con risultati simili a Rovereto, Riva del Garda, Mori e Arco. Ma il picco degli ecologistisi ha a Merano, dove la verde Cristina Kury, forte di un 16,5%, andrà da sola al ballottaggio con il candidato Svp, Januth Gunther (34,7%). «Dal Trentino Alto Adige arriva un forte segnare di ripresa del voto ecologista – ha detto Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi -. Si tratta di un’area territoriale che, dopo il congresso di Fiuggi che ha deciso p er l’uscita dalla sinistra radicale, sta costruendo una politica più collegata a quella dei Verdi europei. Voglio ringraziare i Verdi del Trentino Alto Adige per il grandissimo lavoro che hanno fatto e che, ne sono sicuro, continueranno a fare, in coerenza con la proposta della Costituente ecologista che si propone non solo di aggregare le forze ecologiste ed i movimenti ma di mettere in campo una proposta eco-sociale di cui il Paese ha bisogno ». Il buon risultato dei Verdi dà dunque giustizia anche alla scelta fatta nel congresso di Fiuggi, quando i Verdi del Trentino appoggiarono la mozione Il coraggio di osare, poi vincente. Come sottolinea Marco Boato: «Nella battaglia congressuale dello scorso autunno i Verdi del Trentino erano d’accordo con chi ha vinto. C’era stato un dissenso nelle politiche del 2008 e nelle Europee con Sinistra e Libertà, oggi diventata Sinistra, Ecologia e Libertà. La stessa che in queste elezioni ha preso un quinto circa dei voti� � dei Verdi. E siamo ovunque nettamente al di sopra dell’Italia dei Valori e di altre forze politiche minori del centrosinistra». Dal Trentino, come trent’anni fa con Alexander Langer, potrebbe ripartire il nuovo corso delle forze ambientaliste in Italia.

Alessio Nannini
TERRA

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