Onorevoli disonorati, ma pensionati

Nel mentre sono in discussione nuovi interventi per ridurre l’impatto del sistema pensionistico italiano, continuano ad essere mantenute situazioni incredibili, solo perché la casta difende se stessa, anche quando tutela i suoi appartenenti delinquenti.
Noi di Italia dei Valori siamo favorevoli all’eliminazione delle cosiddette pensioni ai parlamentari, che in realtà, come ha deciso la Corte Costituzionale, non sono vere e proprie pensioni, ma vitalizi e come tali non possono rientrare nei “diritti quesiti”, ma possono essere ridotti o anche eliminati del tutto. Su questo tema ricordo anche che in questo sito è già apparso l’ intervento “Onorevoli Pensioni (http://www.antonioborghesi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=139&Itemid=1 ). Quanto meno dovrebbero essere tolti immediatamente a quei parlamentari che hanno disonorato con il loro comportamento il mandato ricevuto. Desidero qui ricordarne alcuni (senza pretesa di esaustività):
Abbatangelo Massimo. Ex parlamentare del MSI. Implicato nella vicenda della strage è stato assolto dal reato di strage. Condannato invece a sei anni di reclusione per aver consegnato dell'esplosivo a Giuseppe Misso, nella primavera del 1984. Percepisce una “pensione” di 8.455 euro.
Rocco Salini. Ex parlamentare di Forza Italia ed ex-presidente della commissione del Senato sull’uranio impoverito. Condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione per falso ideologico e abuso d’ufficio, in seno alla giunta di Teramo (inquisita per uso scorretto di 450 milioni di € di fondi europei. Percepisce una “pensione” di 3.108 euro.
Frigerio Gianstefano . Ex parlamentare di . Condannato a 3 anni e 9 mesi per corruzione per le tangenti delle discariche milanesi, e a 2 anni e 11 mesi per concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito in Tangentopoli. Percepisce una “pensione” di 3.108 euro.
Altissimo Renato. Ex parlamentare del Pli. Imputato nel processo per la maxi tangente Enimont, è stato definitivamente condannato ad 8 mesi nel giugno 1998. Percepisce una “pensione” di 8.828 euro.
Andò Salvatore. Ec parlamentare del Psi. Processato, ma prescritto, dal tribunale di Catania per voto di scambio con il clan mafioso «Santapaola». Condannato per una vicenda di tangenti relative alla costruzione del Centro fieristico le Ciminiere di Catania. insieme all'ex presidente della Regione siciliana Rino Nicolosi e all'ex leader andreottiano Nino Drago. Il procedimento è successivamente caduto per prescrizione. Nel 2004 la Cassazione conferma la prescrizione affermando tuttavia che i fatti oggetto del processo sono stati provati. Percepisce una “pensione” di 8.455 euro
Di Donato Giulio. Ex parlamentare del Psi. Condannato in via definitiva a tre anni e quattro mesi di reclusione per il reato di corruzione nel processo sulle tangenti relative alla privatizzazione del servizio di nettezza urbana a Napoli. Percepisce una “pensione” di 6.590 euro.
La Ganga Giuseppe. Ex parlamentare del Psi. Ha patteggiato 1 anno e 11 mesi di reclusione per corruzione e finanziamento illecito al Tribunale di Torino, dopo aver risarcito mezzo miliardo di lire. . Percepisce una “pensione” di 8.455 euro
Longo Pietro. Fu costretto a dimettersi dal suo incarico di governo e dalla guida del PSDI, a causa dello scandalo P2. Processato per lo scandalo delle tangenti Icomec, è condannato a 2 anni e 6 mesi in via definitiva. Percepisce una “pensione” di 8.455 euro
Martelli Claudio. Ex parlamentare Psi ed ex Ministro della Giustizia. Condannato definitivamente a 8 mesi per aver incassato mezzo miliardo nell'ambito della maxitangente Enimont. Si è salvato da sicura condanna per il Conto Protezione grazie alla prescrizione dopo aver restituito il maltolto: 800 milioni. Percepisce una “pensione” di 8.455 euro
Pillitteri Giampaolo. Ex parlamentare Psi. Condannato a 4 anni e 6 mesi in via definitiva per il reato di ricettazione insieme all'altro ex sindaco Carlo Tognoli. Percepisce una “pensione” di 4.725 euro.
Prandini Giovanni. Ex parlamentare DC ed ex Ministro dei Lavori Pubblici. Condannato dal Tribunale di Roma a sei anni e quattro mesi di reclusione per le tangenti pagate sugli appalti dell' Anas dall' 86 al '93. Percepisce una “pensione” di 9.947 euro.
Calogero Sodano – Senatore ed ex-Sindaco di Agrigento: 1 anno e 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali
Antonio Del Pennino (senatore FI): 2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito Enimont; 1 anno 8 mesi e 20 giorni patteggiati per i finanziamenti illeciti della metropolitana milanese.
Vittorio Sgarbi (ex deputato FI, mina vagante dello schiaramento parlamentare): 6 mesi definitivi per truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, cioè del ministero dei Beni culturali. Percepisce una “pensione” di 8.455 euro
Egidio Sterpa (deputato FI): condannato a 6 mesi definitivi per tangente Enimont. Percepisce una “pensione” di 9.604 euro
Ve ne sono poi molti altri che in questo momento non percepiscono pensione perché sono parlamentari o europarlamentari. Ciò avverrà non appena smetteranno di esserlo, nonostante le loro condanne:
Antonio Tomassini . Senatore, ex-medico chirurgo e responsabile Sanità di Forza Italia: 3 anni definitivi per falso in certificazione per aver alterato la sua cartella clinica, riguardo un intervento di parto da lui attuato in cui la bambina partorita subì gravi lesioni cerebrali.
Alfredo Vito – Deputato: 2 anni patteggiati e 5 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.
Vito Bonsignore – Eurodeputato: 2 anni definitivi per tentata corruzione per l'appalto dell'ospedale di Asti.
Paolo Cirino Pomicino – Eurodeputato ed ex-UDEUR: 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 2 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Eni.
Massimo Maria Berruti (deputato FI): 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
Giampiero Cantoni (senatore FI): Come ex presidente della Bnl in quota Psi, inquisito e arrestato per corruzione, bancarotta fraudolenta e altri reati, ha patteggiato pene per circa 2 anni e risarcito 800 milioni.
Enzo Carra (deputato Udc): 1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al pm su tangente Enimont.
Marcello Dell’Utri (senatore FI e membro del Consiglio d’Europa): condannato definitivamente a 2 anni per frode fiscale e false fatturazioni a Torino (false fatture Publitalia); ha patteggiato 6 mesi a Milano per altre vicende di false fatture Publitalia.
Gianni De Michelis (eurodeputato Socialisti Uniti per l'Europa): 1 anno e 6 mesi patteggiati a Milano per corruzione per le tangenti autostradali del Veneto; 6 mesi patteggiati per finanziamento illecito Enimont.
Giorgio La Malfa (deputato Pri): condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
Alfredo Vito (deputato FI): 2 anni patteggiati e 5 miliardi restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.
Ciarrapico Giuseppe (PDL): è stato condannato a 3 anni definitivi per il crack da 70 miliardi della Casina Valadier
(ricettazione fallimentare) e ad altri 4 e mezzo per il crack Ambrosiano (bancarotta fraudolenta).
Sciascia Salvatore (FI): condannato definitivamente a 2 anni e 6 mesi per aver corrotto alcuni ufficiali e sottufficiali della Guardia di finanza.

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