In Calabria è davvero inquietante il silenzio calato su inchieste, aperte fin dal 2006 e relative a progetti di sviluppo dell’energia eolica in alcune aree dello Jonio e del Tirreno cosentino.
Le cronache regionali del tempo hanno, infatti, dato notizia di un inchiesta avviata dalle Procure di Paola e Catanzaro, proprio su interessi, non sempre del tutto legittimi, che alcuni imprenditori e politici regionali avrebbero mostrato sui finanziamenti previsti per l’installazione degli impianti eolici.
Nel 2007 era apparsa la notizia del rilascio di ben 23 concessioni ad un solo imprenditore rappresentante della Gamesa Italia.
Tra la fine del 2007 ed i primi mesi del 2008 sembrava fossero state chiuse le indagini da parte delle citate due Procure della Repubblica.
Altra inchiesta, sempre sui parchi eolici, sarebbe transitata da Cosenza e poi nuovamente rinviata alla Procura Generale di Catanzaro. Tempo fa notizie di cronaca regionale calabrese hanno anche riparlato di una megatangente che sarebbe stata pagata per l’esecuzione di un parco eolico a Isola Capo Rizzuto.
Una domanda nasce spontanea nel mentre apprendo che addirittura si starebbe predisponendo un coordinamento tra le Magistrature per gestire le inchieste sull’eolico in Sicilia, Sardegna e Campania: e le inchieste sullo stesso tema in Calabria?
Forse la Magistratura calabrese ha deciso di mettere una pietra tombale come su tutte le inchieste che coinvolgono i politici di quella Regione?
On. Angela NAPOLI
Componente Commissione Nazionale Antimafia