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ONESTA E TRASPARENZA

L’onestà nella politica non è un concetto di destra o di sinistra ma è (o dovrebbe essere) il cardine su cui si gioca ogni credibilità per chiunque si proponga ad amministrare o dirigere il bene comune. E’ sciocco generalizzare, è stupido limitarsi a dire “sono tutti ladri”, è giusto sottolineare come a volte la Magistratura corroda la sua stessa credibilità con indagini di giudici che – avendo apertamente professato un’appartenenza politica – possono far temere preconcetti, ma non si può comunque che provare sconcerto leggendo quel che va succedendo. Da una parte l’esigenza di rigore e assoluta trasparenza, dall’altra la necessità di non maciullare tutto e tutti nel tritacarne mediatico: difficile costruire una mediazione che prima di tutto sia di buon senso. C’è molta volontà di scandalismo, ma è doveroso prendere chiaramente atto che anche nel centro destra sembra esserci chi ha abusato del suo ruolo o non ha avuto la volontà di far chiarezza nei propri rapporti. Occorre quindi varare subito una legge rigorosa per una maggiore trasparenza eliminando le mele marce, ma un abbattendo per questo un albero sano.

Il Parlamento però deve agire subito, perche la gente vuole chiarezza, trasparenza, impegno concreto contro ogni forma di corruzione e se qualche “mela marcia” è anche nel centro destra non ci si tiri indietro nel fare pulizia. Solo così, dando certezza ai cittadini che non si voglia coprire nessuno sarà allora possibile mettere finalmente un doveroso freno alla pubblicazione incontrollata di verbali, interrogatori, indiscrezioni, intercettazioni, leggende metropolitane che condannano la gente ancora prima che un’accusa venga formulata. Se il centro-destra è un albero buono – come assolutamente credo – non perda tempo a dimostrare con i fatti a tutto il Paese che non ha paura di confrontarsi anche su questo tema e – purtroppo – anche su alcune spiacevoli realtà.

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