INTERROGAZIONE SCRITTA Da parte dell’On.Antonio Razzi
Al Ministro dello sviluppo economico
Al Ministro dell'ambiente
Per sapere premesso che:
circa un mese fa, a causa di un incidente, al largo delle coste della Louisiana, nel golfo del Messico si è verificata un'esplosione su una piattaforma petrolifera, la quale ha sversato milioni di barili di greggio in mare, tuttora inarrestabili, che stanno investendo le coste della Louisiana e della Florida con uno sconvolgimento senza precedenti dell'ambiente marino e delle attività umane ad esso collegate;
a seguito, dunque, dell’enorme disastro ambientale avvenuto in Lousiana, catastrofe che secondo gli esperti potrebbero farsi sentire anche tra 50 anni;
– se per la piattaforma Ombrina mare 2, situata davanti la costa di San Vito Chietino, struttura simile a quella che ha sversato nelle acque antistanti la Louisiana milioni di barili di greggio, causando una catastrofe ambientale, siano state attuate le previste procedure di valutazione dei rischi legati all'attività estrattiva;
– se le previste procedure siano state condotte con il massimo rigore scientifico e fondate sul principio di precauzione ambientale;
– se siano stati attentamente analizzati e verificati i sistemi di sicurezza degli impianti estrattivi offshore,
– se siano stati approntati adeguati piani di emergenza;
– se siano state esaustivamente analizzate e valutate, dal punto di vista sia economico che dell'impatto ambientale, le conseguenze di un possibile incidente legato all'attività estrattiva offshore in Adriatico;
– se a 4 Km in direzione nord est da Ombrina Mare A, si posizionerà una nave serbatoio galleggiante per il primo trattamento idrocarburi denominata floating production storage offloading – FPSO – ossia Sistema Galleggiante di Produzione, Stoccaggio e Trasbordo- che immetterà in atmosfera più di una tonnellata al giorno di fumi derivanti dal primo trattamento di idrocarburi, contenenti: Sox (ossidi di zolfo), Nox (ossidi di azoto), CO (ossido di carbonio), H2S (idrogeno solforato), NMHC (idrocarburi non metanici ), i quali sono stati classificati come cancerogeni dall'Istituto superiore di sanità, per cui non è possibile definire una soglia minima al di sotto della quale non si hanno effetti apprezzabili sulla salute;
– se infine il Governo abbia correttamente valutato il rapporto tra il beneficio economico della produzione petrolifera dell'area adriatica ed il rischio di effetti dirompenti sull'ecosistema marino, già fragile, e di danni economici gravissimi al complesso delle attività umane al mare strettamente connesse.
On.Antonio Razzi