Se non lo avessi verificato con i miei occhi non ci crederei! Sta per arrivare a conclusione in Commissione Lavoro della Camera la Proposta di Legge n. 2875 (a firma dei deputati Pd Gnecchi, Giovanelli, Codurelli) che prevede che gli enti locali eseguano versamenti ……
“per i sindaci, per i presidenti di provincia, per i presidenti di comunita' montane, di unioni di comuni e di consorzi fra enti locali, per gli assessori provinciali e per gli assessori dei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti, per i presidenti dei consigli dei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, per i presidenti dei consigli provinciali, che non risultino iscritti ad alcuna forma previdenziale, di una cifra forfetaria annuale presso la Gestione separata dell'Istituto nazionale della previdenza sociale. La medesima disposizione si applica per i presidenti dei consigli circoscrizionali nei casi in cui il comune abbia attuato nei loro confronti un effettivo decentramento di funzioni e per i presidenti delle aziende anche consortili.” Attualmente la legge lo prevede, giustamente, per i lavoratori dipendenti e autonomi che vadano in aspettativa non retribuita. Si tratta di persone che lasciano temporaneamente il loro lavoro nella società civile per svolgere un servizio a favore della collettività (almeno così dovrebbe essere). E’ facile e spontaneo porsi una domanda: chi sono coloro che non vanno in aspettativa non retribuita? Tutti coloro che non risultano iscritti ad alcuna forma pensionistica, cioè i politici di professione. La Ragioneria Generale dello Stato ha valutato in 40 milioni di euro all’anno (circa 75 miliari di vecchie lire) il maggior costo a carico dello Stato. Durante l’iter in Commissione anche esponenti del Pdl si sono espressi favorevolmente sul progetto di legge. L’inciucio dunque appare possibile! Ci vuole subito una mobilitazione generale contro questa nuova porcheria che la casta vuol favore a favore di se stessa!