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Il finto risparmio della Polverini

di Giulia Rodano

Venduta all’opinione pubblica come un “atto all’insegna del risparmio”, la decisione della Giunta Polverini di riorganizzare le strutture di vertice della Regione Lazio, è, invece, un atto che prepara una massiccia occupazione e una spartizione politica senza precedenti di strutture amministrative della Regione.
Si cerca in questo modo di placare la furia degli esponenti della PDL del Lazio rimasti esclusi dalla competizione elettorale per le note vicende della lista e che non hanno avuto in premio nemmeno un assessorato.
La Presidente Polverini ha parlato di un risparmio annuo di 4 milioni di euro, In realtà, i risparmi ottenuti sono molto al di sotto di quelli dati in pasto all’opinione pubblica.
Sulla base delle retribuzioni lorde dei dirigenti le cui strutture vengono soppresse, pubblicate sul sito Internet della Regione, il risparmio complessivo ammonta a 2.143.433,67 euro, cioè la metà di quello annunciato con enfasi all’opinione pubblica.
Questa cifra si dimezza considerando che il provvedimento di riorganizzazione dei vertici burocratici della Regione Lazio, prevede, tra cabine di regia e nuove direzioni regionali, l’istituzione di cinque nuove strutture.
Salvo che la Polverini non intenda licenziare in blocco le persone che lavorano nelle strutture soppresse, i dirigenti che le dirigevano, al netto di quelli assunti con contratti a termine, continueranno a essere dipendenti della Regione, riducendo il risparmio complessivo molto al di sotto del milione di euro.
Appare chiaro che il vero scopo della decisione della Giunta Polverini non è quello di riorganizzare la macchina secondo criteri di razionalità capaci di produrre risparmi significativi, ma quello di azzerare tutti gli incarichi di direzione in modo da paterne pienamente disporre, magari anche per piazzare gli “esclusi” della lista PDL che continuano rumorosamente a reclamare un posto in Regione.
Ciò sarebbe in linea con la promessa, ripetutamente fatta dai vertici regionali e nazionali della PDL per calmarli, di un posto per loro nella struttura amministrativa.
I giornali parlano di un vero e proprio assalto lottizzatorio ai danni delle 13 aziende e agenzie regionali alla cui testa verrebbero messi gli esponenti politici “esclusi”.
Siccome si tratta di persone che non lavoreranno gratis, sarebbe interessante conoscere quanto costerà alle casse della Regione la spartizione che si annuncia.
Se la Presidente Polverini vuole veramente risparmiare, farebbe meglio a ricorrere, per gli incarichi dirigenziali della Regione e delle sue aziende, esclusivamente a dipendenti della Regione stessa.

Fonte: L'Unità

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