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8 maggio 2010 — Vigilia della Festa della mamma

8 maggio 2010 – Vigilia della Festa della mamma

Appello ai parlamentari e ai governi: fermare la mortalità materna

La notte dell'8 maggio è la vigilia della Festa della mamma. Una giornata che vuole commemorare la vitalità e la dedizione alla costruzione del futuro del genere umano da parte delle donne.

Ma dietro l'amore e la tenerezza che questa giornata ispira, si cela il lato oscuro della maternità, la lunga notte delle donne, delle madri del Sud del mondo.

In questa notte di vigilia AIDOS e le organizzazioni partner della campagna Mother’s Night promossa dalla rete europea Countdown 2015 Europe vogliono ricordare le oltre 500 mila donne che ogni anno perdono la vita per cause legate alla gravidanza e al parto, il 99 per cento nei paesi in via di sviluppo.

Per questo hanno inviato ai Parlamentari italiani ed europei e ai rappresentanti dei governi responsabili della cooperazione allo sviluppo un Appello che rilancia “l'impegno assunto nel 2000 dall'Unione Europea e dall'Italia per raggiungere gli 8 Obiettivi di sviluppo del Millennio, in particolare l'Obiettivo 5 che punta a ridurre entro il 2015 la mortalità materna di 3 quarti rispetto ai dati del 1990 e a garantire a tutti, uomini e donne, l'accesso ai servizi per la salute riproduttiva. Proprio l'Obiettivo 5 è quello rispetto al quale sono stati fatti meno progressi”.

“Numerose voci hanno criticato questa situazione, definendola vergognosa”, si legge nell’Appello. “Ma non è casuale. Se si osserva la situazione più da vicino, si scopre che i fondi per prevenire gravidanze indesiderate e distanziare le nascite attraverso l'educazione sessuale e la pianificazione familiare si sono ridotti del 34 per cento dal 2000, mentre i finanziamenti per i servizi per la salute riproduttiva hanno visto solo un leggero incremento dall'adozione degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Alle dichiarazioni di impegno che si sono susseguite in questi 10 anni non hanno fatto seguito gli stanziamenti necessari, perciò la mancanza di progressi nell'Obiettivo 5 non dovrebbe sorprendere”.

In occasione della giornata che commemora le madri, AIDOS e le altre organizzazioni partner in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Malta, Olanda, Portogallo, Svezia, Svizzera, Ungheria, e Pakistan, invitano a fare tutto il possibile “per prevenire l'inutile ed evitabile morte di tante donne, di tante madri garantendo che sia data la giusta priorità all'Obiettivo 5 e impegnandosi affinché l'Unione Europea e tutti i paesi membri, a cominciare dall'Italia:

1. assicurino finanziamenti adeguati e costanti per la salute sessuale e riproduttiva, inclusi i 21,6 miliardi di dollari stimati dalle Nazioni Unite nel 2009;

2. garantiscano il mantenimento dell'impegno a destinare lo 0,56% del Prodotto Interno Lordo (PIL) nel 2010 (e lo 0,7% nel 2015) in Aiuto pubblico allo sviluppo, di cui lo 0,1% dedicato alla salute, ampliando la quota destinata alla salute riproduttiva e alla pianificazione familiare;

3. favoriscano l'adozione di una tassa sulle transazioni finanziarie internazionali, attualmente in discussione, per raccogliere i fondi destinati a raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio;

4. esortino i Paesi G8/G20 ad appoggiare l'iniziativa canadese per la salute materna e infantile, inserendo stanziamenti per la pianificazione familiare e i servizi per la salute sessuale e riproduttiva;

5. promuovano la prevenzione della violenza di genere, il rafforzamento dei sistemi sanitari, con speciale riferimento ai servizi per la salute sessuale riproduttiva, e il potenziamento del personale sanitario come misure primarie per ridurre la mortalità materno-infantile;

6. promuovano l'inserimento della salute sessuale e riproduttiva e di un approccio di genere all'interno dei documenti europei rilevanti, quali il Twelve-point Eu action plan to support the Millennium Development Goals, meglio noto come “April package” e la “EU Communication on Global Health”.

Info: www.aidos.it e www.mothersnight.org.

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