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Ultimo Tango nella Casa dei Signori



Scelta sofferta e dolorosa per Scajola che soffre e lascia, l’uomo capace come lo definisce Berlusconi, se ne va dalla Casa dello Sviluppo economico ed entra Lui.

Un ultimo Tango? Non abbiamo bisogno di nomi…Quì dentro.

Compravendita di C.A.S.E. con presunti soldi in nero, personaggi coinvolti sui grandi appalti, borse in nero, marea nera, lavoro nero,abusi sessuali, inquinamento delle prove,ritorno al nucleare,finanziamento della guerra,invadenza della Chiesa…migliaia i dipendenti pubblici che manifestano ad Atene, “crudeli e brutali misure senza precedenti”, “saccheggio dei redditi e dei diritti dei lavoratori”: getti di gas urticante. Scontri in Grecia, banca data alle fiamme dai manifestanti ad Atene: tre morti. Save the children rivela che più di 1,6 milioni di mamme italiane sono povere.

Cupole di Contenimento locali e globali.

Intanto dal Messico, arriva il diario di Radical Schock, da Arriaga: ” un paese polveroso e brutto al confine tra Chiapas e Oxaca…E ad Arriaga finalmente si prende il treno. Che parte quando vuole lui. Il treno piglia, arriva, carica merci e riparte. Quando gli pare. Senza orari. Si vede gente ammonticchiata sui binari della ferrovia ad aspettare. Per giorni. A mangiare tortillas, fagioli, tonno, basta.Noi aspettiamo pure noi, facendoci raccontare le loro storie, immortalando i loro volti. Ogni storia meriterebbe un blog a parte, ogni vita un’0dissea, ancora prima di affrontare questa.Quello che accomuna tutti è lo sguardo fiducioso, quasi arrogante, di sfida a una vita di merda che non fa altro che schiacciarli a fondo. E loro, diocane, sempre a tirare su la testa dal fango. Svergognati. Spudorati. Si tirano su. e per farlo subiscono qualsiasi tipo di umiliazione, angheria, ingiustizia.Forse il sogno americano consiste in questo, nel fondo. Forse è la giustificazione, lo stimolo a tirare su la testa per una volta, a intraprendere e sopportare il cammino.Seduti all’ombra vicino ai binari si attende pazienti la bestia.”

Ieri mi è tornata alla mente la musica di Gato Barbieri, il suo sax che accompagnava Ultimo Tango a Parigi, film del 1972, del regista Bernardo Bertolucci. Feci a tempo a vederlo.

“Uscì nelle sale il 15 dicembre 1972, un giorno dopo l’anteprima europea; la settimana seguente il film fu sequestrato per “esasperato pansessualismo fine a se stesso”…cominciò un iter giudiziario che portò il 2 febbraio del 1973 ad una sentenza di assoluzione in primo grado, ad una di condanna nel secondo processo d’ appello il 20 novembre del 1974 ed il 29 gennaio 1976 alla sentenza della Cassazione che condannò la pellicola al rogo. Furono salvate alcune copie che oggi sono conservate presso la Cineteca Nazionale, da conservare come corpo del reato.Per il regista ci fu una sentenza definitiva per offesa al comune senso del pudore, reato per il quale venne privato dei diritti civili (fra cui quello di voto) per cinque anni e fu condannato a quattro mesi di detenzione (pena poi sospesa)”.

Nel luglio del 1973 varcai il portone della Banca Commerciale Italiana, primo ed ultimo lavoro non in nero, salariato e garantito: entrai nella Borsa Italiana, come operatrice dal 1973 al 2004. Divenne Intesa, una grande Intesa fra Banche e Poteri, internazionali. Avevo fatto a tempo nel 1973, a prendermi la prima vacanza di una manciata di giorni, a Parigi , con 3 amici in un’ utilitaria italiana, una corsa in andata e ritorno, al suono dell’Ultimo Tango.

E tornare, nel ventre di Mamma Roma che cantava Remo Remotti con un Addio!

Balla la Bestia, cavalca e censura, corrompe e reprime e non c’è nessuna Bella Parola che si possa spendere.Accendo la Musica, sul canale che liberamente scelgo: Opa cupa e lezioni di Tango per chi non se ne va a sviluppare i propri Affari.

Buon lavoro Buon Cammino Latcho Drom


Doriana Goracci

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