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“I Longobardi in Puglia e a Taranto” in una relazione di Giulio Mastrangelo

Ottavo appuntamento con gli “Incontri in Archeogruppo”

Continuano con successo gli “Incontri con l’Archeogruppo” che si tengono nello Spazio Culturale “Domenico Mastrangelo” di Massafra. “I Longobardi in Puglia e a Taranto” è il tema dell’ottavo appuntamento che si terrà il 13 maggio 2010. Relatore della serata sarà l’avv. Giulio Mastrangelo, noto studioso, nonché ispettore onorario ai Beni archeologici, che di recente ha tenuto apprezzate relazioni sull’”Evoluzione del diritto in Puglia ed influenza dei Longobardi”. Sul tema giuridico longobardo (rappresentando l’Archeogruppo “E. Jacovelli”), ha fra l’altro tenuto una relazione anche al 2° Convegno Nazionale “Le presenze longobarde nelle regioni d’Italia”, che si è tenuto a Paestum (Salerno), nell’ambito della XII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che ha visto la partecipazione di numerose istituzioni italiane, tra cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre a numerosi Paesi italiani e stranieri a forte vocazione turistica. Nella sua prossima relazione Giulio Mastrangelo, parlerà dell’arrivo in Puglia dei Longobardi in diverse ondate, a distanza di alcuni decenni dall'inizio della campagna d'Italia (a. 568). La singolarità sta nel fatto (come ci ha anticipato) che essi, non essendo gente di mare e non disponendo di una flotta, non hanno conquistato tutta l'Italia ma prevalentemente le zone interne e di montagna, non riuscendo a difendere con efficacia le città della costa. La coesistenza di parti assoggettate ai Longobardi e di parti rimaste in dominio del Bizantini offre nella storia del diritto un fenomeno degno di nota. I monumenti che ci hanno lasciato i Longobardi non consistono in castelli, palazzi o chiese (anche se ce ne sono di notevoli anche in epoca longobarda) ma riguardano eminentemente il Diritto. Anche i Bizantini quando riconquistano Taranto nel 967-8, si arrendono alla forza e alla radicale diffusione delle norme longobarde e, invece, di cambiarle, traducono in greco le raccolte delle leggi longobarde ad uso dei funzionari mandati qui ad amministrare la giustizia. Soprattutto sotto il regno di Liutprando si verifica un lungo periodo di pace che porta alla ripresa demografica, dei traffici commerciali, della cultura, delle professioni intellettuali e artistiche. A Bari nascono botteghe notarili e scriptoria ecclesiastici nonché una scuola per la preparazione dei notai. I monasteri diventano centri di produzione di manoscritti e di irradiazione della cultura religiosa, umanistica e giuridica. Proprio a Bari nasce una scrittura che, sulla base della beneventana, differisce rispetto alla scrittura cassinese, che viene chiamata “Bari type”, scrittura tipo Bari. Giulio Masstrangelo, autore tra l’altro del volume “Consuetudini matrimoniali nel Medioevo nella Provincia di Taranto”, concluderà la sua relazione accennando ai lasciti dell'eredità longobarda a Taranto.
All’incontro saranno presenti, tra l’altro, diversi studiosi e cittadini. Congratulazione giungono intanto all’attiviissimo “nuovo Archeogruppo” sta proponendo con rinnovato slancio ed entusiasmo il “nuovo Archeogruppo” che vede neo presidente Antonio Caprara (nei 34 anni precedenti sono stati presidenti rispettivamente l’avv. Giulio Mastrangelo ed il prof. Attilio Caprara), vice presidente Maria Renzelo, segretario Umberto Ricci e consiglieri Gabriella Mastrangelo, Angelo Notaristefano, Luigi Salvi, Francesca Scarano. Ad affiancarli un Comitato Tecnico del quale fanno parte Nicola Andreace, Nino Bellinvia, Angelo Bruno, Attilio Caprara, Roberto Caprara, Domenico Caragnano, Carmela Crescenzi, Franco Dell’Aquila, Giulio De Luise, Egidio Fedele, Melania Longo, Giulio Mastrangelo, Loris Rossi, Orazio Santoro, Marcello Scalzo e Cosimo D. Simone.
Per informazioni: info@archeogruppo.it

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