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A D’Alema brucia la verità  e perde le staffe

INell'ultima puntata di Ballarò, D'Alema sbotta e si comporta da cafone, buttando fuori parole inqualificabili che non si adattano a un politico che addirittura mirava alla Presidenza della Repubblica.
“Vada a farsi fottere. Lei è un bugiardo e un mascalzone. Pagato per fare il difensore d’ufficio del governo”- sono le parole di “baffetto”, come lo chiamava Igor Marini, su un altra oscura storia di cui è coinvolto il buon Massimo D'Alema, e che ancora non c'è chiarezza, nei confronti del giornalista Sallusti a Ballarò, perchè evidentemente deve aver toccato un argomento tabù o peggio un nervo scoperto.

Si parlava del caso Scajola, si parlava di casa forse in parte regalata, e Sallusti ha ricordato che di case regalate, D'Alema e altre decine di politici nazionali di sinistra e in particolare proprio “Baffetto” non deve parlare, perchè è stato il politico più eccellente a essere coinvolto in un caso di “casa gratis, o quasi” a spese dei contribuenti. Un affitto a Roma centro, a prezzo di una casa popolare, in una casa di proprietà dello Stato, e poi messo alle strette dall'evidenza dei fatti è scappato via dalla casa.

Scajola, per la sua situazione invece si è dimesso da non indagato e questo dobbiamo ricordarlo.
D'Alema, e le sue “escort del caso malasanità in puglia”, D'alema e i suoi rapporti con Consorte per le banche, D'Alema e Telekom Serbia, D'Alema e l'inchiesta delle Ferrovie dello Stato per corruzione e finnziamento illecito dei partiti, D'Alema e lo scandalo Italgrani, D'Alema e il finanziamento illecito al suo partito delle “Cliniche Riunite” in Puglia, e ci sarebbe da scrivere centinaia di pagine ancora.

D'altronde, va detto che l'imperturbabile “baffetto”, Massimo D'Alema, continua a navigare nel mare della politica, una toppata dopo l'altra, un errore marchiano dopo l'altro, convinto di poter dare la linea a tutti, su tutto, ma che in realtà colleziona gaffe una dietro l'altra, e ormai tagliato fuori dal suo partito è riuscito a cucirsi il ruolo di “Presidente del Copasir”, solo grazie alla bontà, che non condivido in questo caso di Silvio Berlusconi, perchè anche se venduto, D'Alema rimane un infame comunista.Evitarlo è meglio che curare.

Il sangue è infetto.

Gennaro Ruggiero www.gennaroruggiero.com – www.ilpensiero.eu

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