"Il ribaltone è del Pdl"

Lombardo a Catania illustra la Finanziaria e analizza la nuova situazione politica regionale: “Un quadro tutto in discesa”. E aggiunge: “Il Pd in giunta? Non escludo alcunchè”

“E tutto questo per sottrarli al ricatto elettorale e al clientelismo”.

CATANIA – Il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, oggi a Catania, ha incontrato i giornalisti per illustrare i contenuti delle leggi di bilancio e finanziaria.

Inevitabilmente, la conferenza è stata l'occasione per esaminare il dibattito politico che sta animando la politica regionale siciliana. Fa discutere l'approvazione della manovra economica senza il voto favorevole di Pdl e Udc.

“Il ribaltone all'Assemblea regionale siciliana l'ha compiuto il Pdl ufficiale il 10 e l'11 novembre scorso quando ha votato la mozione del Pd contro il Pdf approvato dalla mia giunta, della quale i loro uomini facevano parte”.

“Il Pdl – aggiunge il governatore – ha perso una buona occasione per partecipare alla votazione di una buona legge. Mi spiace il voto preconcetto di Pdl e Udc. Il Partito democratico, invece, ha condiviso la legislazione delle riforme che si chiama Piano casa e secondo Piano rifiuti”.

“Se porterò il Pd in Giunta? Non porto e non escludo alcunchè” ha affermato il presidente della Regione. E parlando del governo dell'isola l'ha definito “un quadro politico tutto in discesa”.

Lombardo replica anche alle accuse di clientelismo lanciate dal Pdl sulla nuova Finanziaria. “Per quanto riguarda Palermo – osserva il presidente della Regione Siciliana – abbiamo sottratto al Comune i Piani Pip: 3 mila persone che erano riassunte di anno in anno. Abbiamo mantenuto la società, rimasta in carico al Comune, e ci siamo impegnati a organizzare i lavoratori con bandi pubblici per l'esecuzione di lavori secondo elenchi e graduatorie fino ad esaurimento”.

“Noi non abbiamo fatto alcuna assunzione – ribadisce Lombardo – ma abbiamo rivisto la pianta organica della Regione che è di 15.600 unità e abbiamo posto le premesse per la stabilizzazione a costo invariato di persone che da 16-18 anni vedono prorogata l'assunzione. E tutto questo per sottrarli al ricatto elettorale e al clientelismo”.

Il governatore parla anche dello strappo Fini-Berlusconi con particolare attenzione alla situazione politica siciliana. “Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si muove nell'alveo del Pdl” e “non credo che abbia intenzione alcuna di dare vita a un partito a dimensione territoriale limitata”.

“Certo Fini ha sollevato il problema del Partito del Sud – ha aggiunto Lombardo – e non c'è dubbio che apprezziamo che questo tema si stato sollevato. Ma da qui a dire che questo diventerà un partito francamente ce ne corre e non credo che sia assolutamente nell'intenzione del presidente Fini, che è parte integrante del Pdl, di dare vita a un partito a dimensione territoriale limitata”. E sull'ipotesi del varo del Partito del Sud, il presidente della Regione Siciliana ha commentato: “Una volta volevo la tessera numero due, adesso mi accontenterei della tessera un milione.

Cambiano Rosario

(fonte Sw)

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