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Primato di buche stradali per Roma

Il vicepresidente dell'Italia dei Diritti: “Alemanno dovrebbe essere capace di approntare un piano strategico migliore per i problemi della Capitale”

“L'amministrazione comunale guidata da Alemanno che oggi festeggia due anni di mandato, dovrebbe occuparsi della viabilità con un piano strategico migliore, che rassicuri e restituisca al cittadino romano un'immagine da cartolina”. Questa l'opinione di Roberto Soldà, vicepresidente dell'Italia dei Diritti, in merito alle buche stradali di cui è costellata la città e ben visibili ai cittadini capitolini. Un'emergenza che, secondo le promesse del Campidoglio, dovrebbe essere presto risolta. Infatti, a due anni dal suo mandato Alemanno ha annunciato un piano straordinario da 50 milioni di euro. Soldà si domanda: “Come saranno investiti questi soldi chi supervisionerà il risultato dei lavori?”. Questi i quesiti abbastanza dibattuti, data la qualità della manutenzione sui 5500 chilometri di viabilità comunale. Guardrail fatiscenti, curve della morte, incroci rischiosi, segnaletica incompleta e per concludere le famose buche e crepe nell'asfalto. Questo è l'attuale quadro della viabilità pericolosa messo in evidenza dall'Ania, l'associazione delle società di assicurazione, battezzata sotto il nome 'mappa dei black point'. Nella mappa dell'Ania, che è stata realizzata grazie al contributo dei cittadini della Capitale, le buche costituiscono la maggior parte dei pericoli. Erano 215 nel 2009, sono 243 oggi. Una stima che rende la Capitale una delle città più pericolose del Paese, quinta classificata secondo i dati censiti dall'Ania, in un elenco che vede prima Napoli e ultima Ferrara. “La giunta attuale – l'esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro – non deve soltanto fare demagogia, ma piuttosto deve rendere questa città più vivibile e sicura dal punto di vista della viabilità”.

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