Roma, 3 maggio 2010 – E’ stata presentata oggi un’interrogazione al ministro Sacconi, a prima firma di Aldo Di Biagio, responsabile Italiani nel Mondo del PdL, e sottoscritta dai deputati Nino Foti, Angeli e Berardi, per richiamare l’attenzione sulla questione in cui versa sotto il profilo occupazionale l’intero comparto dell’editoria italiana operante all’estero, a seguito dell’entrata in vigore della legge 26 febbraio 2010, n. 25 di conversione del decreto legge 30.12.2009, n. 196 – c.d. mille proroghe – che ha disposto una riduzione del contributo relativo all’anno 2009 del 50% – per un ammontare di 5 milioni di euro – per la stampa italiana oltre confine.
Si legge nell’interrogazione: “la disposizione incide sulle risorse destinate alle circa 150 testate italiane edite all’estero o edite in Italia per essere distribuite oltre confine applicando una riduzione del contributo relativo all’anno 2009 del 50% – per un ammontare di 5 milioni di euro – mettendo in discussione la sopravvivenza stessa delle realtà editoriali, considerando anche che i costi del 2009 sono già stati sostenuti dalle imprese ed un riassorbimento retroattivo delle risorse risulterebbe difficilmente gestibile, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa di queste realtà”.
“Presso le realtà editoriali operanti oltre confine, – continua la nota – direttamente coinvolte dalle suindicate disposizioni sono impiegati centinaia di lavoratori, tra giornalisti specializzati e bilingui, amministrativi e distributori i cui profili occupazionali verrebbero inevitabilmente messi a repentaglio dalla riduzione dei contributi, tenendo conto che molte di queste realtà hanno già avviato una procedura di licenziamento”.
“Sono molte – spiega Di Biagio – le famiglie che rischiano di trovarsi in condizioni disperate a seguito dell’avvio delle procedure di licenziamento da parte delle citate realtà editoriali: i lavoratori sono per lo più cittadini italiani residenti all’estero molti dei quali da diversi anni e che andrebbero incontro a serie difficoltà, capaci di compromettere la sopravvivenza stessa sul territorio straniero, soprattutto in quei Paesi in cui esistono situazioni critiche sotto il profilo occupazionale ed economico”.
“Per cui ho chiesto al Ministro – conclude – se è conoscenza della situazione in cui versa l’editoria oltre confine, se intende avviare un monitoraggio della realtà occupazionale afferente a questo mondo e quali misure intende predisporre al fine di favorire un sostegno all’occupazione dei lavoratori impiegati in questo settore o la definizione di strumenti a tutela del reddito in caso di disoccupazione degli stessi”.