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BIOTESTAMENTO: CONFRONTO promosso da senatrice Magda Negri a Roma. GIURISTI-SCIENZIATI, DDL DEVE ESSERE CAMBIATO

La legge sul testamento biologico, cosi' com'e', ''non va assolutamente
bene'' e il dibattito in corso non deve essere ''negatore di diritti''
perche' ''le leggi dovrebbero essere rispettose della liberta'
individuale''. E' quanto emerso dal convegno sul testamento biologico
organizzato dalla Consulta di Bioetica e dal centro Politeia mentre prosegue
in Commissione Affari Sociali della Camera la discussione sul provvedimento
approvato al Senato. Patrocinato dai senatori del Pd Magda Negri e Lionello
Consentino e presieduto da Maurizio Mori (ordinario di Bioetica
all'Universita' di Torino, presidente della Consulta di Bioetica e membro
del Comitato Scientifico di Politeia), il convegno si e' sviluppato durante
tre sessioni di lavoro con la partecipazione di filosofi (Claudia Mancina,
Eugenio Lecaldano, Stefano Semplici, Demetrio Neri), medici (Aldo Pagni,
Mario Riccio, Giuseppe Gristina), giuristi (Stefano Rodota', Ignazio
Patrone, Vittorio Angiolini) e le testimonianze di Beppino Englaro, Paolo
Briziobello e Mina Welby. ''La prima idea sul tema – ha spiegato il
direttore del centro per la ricerca e la formazione politica ed etica,
Politeia, Emilio D'Orazio – e' stata presentata nel 1990, da quell'epoca la
discussione e' andata avanti e nonostante 20 anni di lavoro il ceto politico
sembra non aver studiato. Ci saremmo aspettati un dibattito migliore''.
Anche la senatrice del Pd, Magda Negri, ha puntato sulla necessita' che il
tema ''venga affrontato in modo razionale con un approccio laico nel metodo
al di la' delle differenze politiche''. Dal senatore Lionello Cosentino e'
arrivata una sintesi della giornata di dibattito: ''Il seminario e' stata
un'occasione voluta insieme a Maurizio Mori, presidente della Consulta di
Bioetica, per mettere insieme giuristi, medici e filosofi e dar vita a un
confronto neutro, lontano dallo scontro politico diretto avuto in Senato che
rischia oggi di riprodursi in Commissione alla Camera''. Durante la
discussione tecnica, ha proseguito Consentino, ''sono state confermate anche
dagli esperti delle valutazioni molto negative del testo della legge''. In
particolare, il giurista Stefano Rodota' ''ha sottolineato l'aperto
contrasto del provvedimento con l'articolo 13 della Costituzione'', il
senatore Ignazio Marino ''il contrasto con l'articolo 32'', i medici hanno
invece denunciato ''la difficolta' del rapporto che si instaurerebbe tra il
medico e il paziente'', insomma, ha sottolineato Cosentino, ''sul piano
tecnico e' risultato che la legge cosi' com'e' non sarebbe gestibile,
afferma principi, come espresso dal filosofo Eugenio Lecaldano, in contrasto
con il senso comune e norme che contrastano con il senso di giustizia di
miliardi di esseri umani che ritengono di avere una liberta' di se'''.
Infine, ha concluso Cosentino, ''penso che, nonostante qualche buona
impressione, alla Camera si stia ripresentando la situazione del Senato con
il collega Calabro', uno scontro molto aspro e un testo che la maggioranza
ha reso immodificabile. L'invito che ci viene da parte delle associazioni e
dei giuristi e' di provare a vedere se alla Camera ci siano segni di
cambiamento perche' il testo, cosi' com'e' non va bene''.

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