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Progetto Italia 2011

Costruiamo l'alternativa di governo

Un'alternativa di governo basata su dieci parole chiave. Questa è la proposta che il Partito Democratico ha presentato al termine della riunione a cui hanno partecipato i responsabili dei Forum tematici, i componenti della segreteria e i capigruppo nelle commissioni parlamentari. “Progetto Italia 2011” è il cantiere che si costruirà su dieci temi che verranno avanzati dal gruppo di lavoro e presentati alle tre Assemblee del Pd che si svolgeranno entro la fine dell'anno. Questa è “la proposta del Pd al Paese per riscoprire la propria missione nel mondo di oggi”. Un cantiere di Agenda per l'alternativa di governo, che si chiuderà nel 2011.

La prima parola sarà Sapere: l'obiettivo è quello di migliorare il mondo dell'Università e Ricerca, troppo bistrattato dall'approssimazione e dai tagli del governo Berlusconi. Attraverso la diminuzione dell'età pensionabile dei professori si riuscirà a favorire un ricambio generazionale e lo svecchiamento del corpo docente che oggi blocca l'accesso ai giovani nella carriera universitaria.

A seguire, le prime parole chiave riguarderanno le riforme istituzionali, la giustizia, il lavoro e la green economy. “Un lavoro complessivo che non potrà, per forza di cose, essere breve in quanto non può ridursi in un colpo solo” ha dichiarato il segretario Pier Luigi Bersani.

Una vera e propria sfida quella del Pd per risollevare le sorti di un Paese che sta via via “scivolando” con il governo di Berlusconi. L'obiettivo è quello di ricreare orizzonti per le nuove generazioni e costruire una valida alternativa di governo.

Per Bersani, con Berlusconi al governo, il populismo e la privatizzazione del potere hanno condotto l'Italia all'immobilismo. “L'assenza di decisioni e l'inefficacia delle azioni intraprese hanno poi determinato un allentamento della coesione civile e dell'idea del sentimento di unità. E tutto si regge su una gran chicchiera!”

“Il 2011 – ha continuato Bersani – rappresenta un appuntamento chiave per la sintesi delle idee dell'unione d'Italia e per il posizionamento della nazione in Europa e nel mondo nell'ottica delle sfide sull'assetto sociale.

Il Progetto Italia 2011 vuole rappresentare un primo modello per coniugare politica e programmi, un'esercitazione da mettere in rete al fine di ottenere la massima partecipazione civile. Per Bersani quattro saranno i temi principali che dovranno accompagnare il progetto:

  • l'innovazione, plurale e concreta. Innovazione che si determina con una scelta finale senza alcun eccesso di mediazione;
  • la rassicurazione, ovvero sulla consapevolezza che creare lavoro significa ridare prospettive ed orizzonti ai giovani;
  • il rispetto della Costituzione, nel cui cuore dinamico, innovazione e rassicurazione trovano la giusta collocazione;
  • federalismo come chiave della nuova unità della nazione.

“Ma per far tutto questo – ha concluso Bersani – sarà necessario il coraggio di riprendersi i concetti di libertà e uguaglianza. Valori tipici della nostra tradizione e della nostra cultura”.

La presentazione alla stampa del Progetto Italia 2011 è stata affidata a Enrico Letta, vicesegretario del Pd. “L'idea di fondo – ha spiegato Letta – è quella di mettere al lavoro circoli, forum, associazioni per far sì che nei prossimi 12 mesi si definisca il nostro progetto per l'Italia 2011, anche per rispondere, con un disegno complessivo, a chi accusa il Pd di restare nell'indistinto”.

“Il lavoro inizia oggi – ha sottolineato il vicesegretario – proprio perché lo scontro tra Berlusconi e Fini è così marcato, e noi vogliamo essere pronti per l'appuntamento elettorale. Che sia nel 2013 o anche prima, perchè noi non abbiamo paura del voto come scrivono alcuni giornali, ma anzi pensiamo che prima cade questo governo e meglio è, siamo pronti ad andare al voto anche domani mattina”.

“Noi – ha concluso Letta – riteniamo che le riforme siano necessarie al paese, e confezioneremo le nostre proposte in modo da non dare al governo l'alibi di una opposizione indistinta. Diremo chi siamo, cosa vogliamo, quale Italia vogliamo costruire”.

A.Dra

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