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FEDI (PD): Escalation di guerra o impegno comune per le riforme?

Credo sia indicativo del clima politico interno alla maggioranza il ricorso alle dichiarazioni di guerra.
Siamo passati dal confronto dialettico alle dichiarazioni di guerra – sottolinea l’On. Marco Fedi a proposito della proroga di Comites e Cgie e le frasi pronunciate dal sottosegretario Sen. Mantica.
Dopo tagli e discriminazioni – dall’esonero ICI fino al dimezzamento dei fondi all’editoria, dai tagli all’assistenza alla riduzione degli investimenti per scuola e cultura – l’escalation governativa lascia perplessi. Anche l’uso di divisioni corazzate tedesche lascia perplessi. Preferirei anche qui “missioni di pace” che aprano il dialogo sui problemi veri.
Ritengo – non da oggi – che Comites e Cgie possano dare un contributo decisivo nell’individuare i percorsi di riforma prioritari e nel proporre le soluzioni da adottare. Perché allora indebolirne il ruolo politico con l’ennesima proroga? Non sarebbe stato meglio rinnovarli alla scadenza naturale ed affrontare insieme a nuovi organismi anche il tema della loro riforma, della legge elettorale nel contesto delle riforme istituzionali che tutti evocano? La prima proroga è stato un errore. La proposta di riforma di Comites e Cgie – da noi non condivisa – è ferma al Senato. Perché sommare errore ad errore?
In ogni caso credo non si possa e debba rinunciare al dialogo, anche da posizioni molto diverse – ha concluso l’On. Marco Fedi.

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