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Consulta/incompatibilità  delle cariche. Rosario Crocetta (PD): “dimostrare che in Sicilia legge vale come in tutto il resto del mondo”

“La politica siciliana, a proposito di incompatibilità tra la carica di deputato ed altre cariche, sembra essere disinteressata all’applicazione e al rispetto delle leggi. Così accade che mentre la Corte Costituzionale dichiara che la disciplina regionale sulle cariche elettive dev’essere strettamente conforme ai principi della legislazione statale, per cui chi è deputato non può fare più ne il sindaco ne il presidente della provincia, ci sono sindaci, deputati-amministratori che dichiarano tranquillamente che resteranno in carica fino a quando qualcuno non farà ricorso e, tra eccezioni varie se la tirano per due anni e mezzo finendo regolarmente il proprio mandato di sindaco”. E’ quanto dichiara Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito Democratico commentando alcune reazioni alla sentenza della Consulta sul nodo delle incompatibilità di cariche all’interno dell’Assemblea regionale siciliana. “A parte che la legge in materia di costituzionali ha tempi molto ristretti che dovrebbero a mio avviso essere rispettati dagli organi competenti, c’è un dovere immediato da parte del presidente della giunta regionale per le elezioni, – continua Crocetta – di notificare immediatamente ai deputati che si trovano nelle condizioni di incompatibilità, perché occupano altre cariche, di comunicarlo immediatamente e di provvedere a rimuoverne la causa entro dieci giorni. E poi c’è la considerazione più semplice, più generale, di diritto. Chi omette di ottemperare alla legge per favorire qualcuno non commette forse abuso? E tali ipotesi di reato, – afferma l’eurodeputato del PD – non è forse applicabile anche a tutti i soggetti che ne traggono vantaggio. Per cui, io non so se il presidente della giunta regionale per le elezioni stia avviando già le pratiche nei confronti dei deputati incompatibili, ma se non lo dovesse fare entro termini brevi, qualcuno che si prenda la briga di andare a una Procura per fare un esposto ci dovrà pure essere e sono convinto – conclude Crocetta – che ci sarà, anche per affermare il principio che in Sicilia la legge vale come in tutto il resto del mondo”.

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