Ho depositato in settimana un articolata proposta di legge per l’esercizio del voto degli italiani all’estero. In sintesi, per evitare abusi, è previsto il voto nei consolati e comunque in seggi ufficiali con possibilità di votare per posta solo per chi lo richieda per tempo al proprio consolato. Obbligo inoltre di residenza all’estero da 3 anni per potersi candidare e molti spunti pratici per esercitare correttamente il diritto di voto. La proposta è allegata all’edizione “ESTERI” de IL PUNTO