Difficile dire se La Russa definendo Emergency un probabile covo di terroristi sia solo maleducato o molto in malafede, certo è che questa destra, portatrice dei “migliori” disvalori fascisti, non perde occasione di mostrare il suo volto mefistofelico.
Non dev'essergli parso vero poter gettare discredito su Gino Strada e la sua organizzazione umanitaria che salva vite umane in zone di guerra. I tanti nemici di Emergency non hanno trovato di meglio che dar credito alle dicerie, senza prendersi nemmeno il tempo di verificare le fonti e la veridicità di tali stupidaggini, ad un un quarto d'ora dal rapimento dei volontari, avevano già emesso la sentenza di terrorismo. E' proprio vero che la malafede fa innescare prima “lingua biforcuta” che il cervello.
Del resto non è una novità che Gino Strada sia odiato dalla politica perchè trattasi di personaggio poco isomorfico alle dinamiche del potere, ma definirlo potenzialmente terrorista, come se si trattasse di un partito, composto da frange più o meno estremiste, è cosa al limite della follia, purtroppo però, non si tratta di follia, ma di lucida calunnia, soprattutto se le sentenze non sono frutto di un accertamento dei fatti e delle responsabilità. Infatti è stata ampiamente smentita la balla delle confessioni, da parte della testata che ha maldestramente tradotto il comunicato stampa.
A questo punto se non vi sarà la liberazione, si tratta a tutti gli effetti di un sequestro.
I ministri Frattini, Gasparri e La Russa, dovrebbero dimostrare nei confronti della vicenda uno spirito nazionale autentico e condiviso, invece di ululare e catalogare tutto in base alle appartenenze ideologiche. Nel frattempo ben vengano le sottoscrizioni dell'appello sul sito di Emergency. Sabato 17 Aprile alle 14.30, ritrovo a Roma in piazza Navona. Aderiscono: Libera, la Fiom, l'Idv e moltre associazioni, grazie alla rete che ancora una volta ha costruito un tam-tam di solidarietà.