FINOCCHIARO (PD): "NAPOLITANO FA BENE A TUTELARE IL LAVORO"

“Credo che le valutazioni con cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rinviato alle Camere il collegato alla Finanziaria in materia di lavoro siano assolutamente giuste e condivisibili e auspico che il governo ne tenga conto in modo sostanziale”. Lo dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.
“Il lavoro va tutelato il più possibile e la tutela sostanziale del lavoro è uno dei principi fondanti della nostra Costituzione – dice Anna Finocchiaro – Come avevamo già sottolineato nell'aula del Senato al momento dell'esame del provvedimento, il collegato del governo sul lavoro presenta alcuni punti di grande criticità, che noi stessi avevamo definito di incostituzionalità. Prima di tutto ci siamo trovati di fronte ad un testo che nasce come stralcio di un disegno di legge collegato alla legge finanziaria e che nel suo lungo iter e' passato da 9 articoli a 50. E questo ha portato ad una eterogeneita' che sinceramente non sta in piedi. Ma la questione fondamentale riguarda un'estensione dell'arbitrato che finisce con il pregiudicare alla radice le garanzie di legge a tutela dei lavoratori, tra le quali il diritto a non subire un licenziamento ingiusto o immotivato, garantito appunto dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, che è una norma inderogabile. Non siamo mai stati contrari al rilancio dell'arbitrato per decongestionare i tribunali, ma il governo non può pensare alla sua estensione a tutte le controversie, anche a quelle sul licenziamento, come 'scelta' da proporre al singolo lavoratore al momento dell'assunzione, e cioé nel momento di sua massima fragilità, fuori da limiti e procedure stabiliti dai contratti collettivi, perché sarebbe un ricatto vero e proprio, un modo di aggirare di fatto tutti i diritti fondamentali dei lavoratori. Il collegato sul lavoro – conclude Anna Finocchiaro – contiene poi norme sbagliate sulla tutela dei lavoratori esposti all'amianto e, aggiungo, anche un abbassamento surrettizio dell'obbligo scolastico attraverso l'apprendistato, altre due norme che di fatto introducono discriminazioni tra i cittadini e dunque sono incostituzionali”.

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