Un ragionamento semplice semplice…

Liberazione 31 marzo 2010

Gentile direttore, «il ragionamento è semplice, semplicissimo», ripetono in televisione all'infinito Sandro Bondi e Maurizio Lupi, ma anche altri politici. «Chi ha ben governato, alle elezioni viene premiato dal popolo; chi ha mal governato viene mandato a casa». Semplice. Però, se su cento persone chiamate ad esprimere un giudizio sul governo in carica, 30 non votano, magari perché non approvano né il governo in carica né quello che potrebbe succedergli, oppure per altri motivi; e 40 approvano l'operato del governo, e 30 non lo approvano, per far sì che il ragionamento semplice abbia una sua validità, occorre considerare una parte per il tutto, bisogna cioè considerare “il popolo” quel 40% che ha approvato l'operato del governo. E se quel 40% avesse minori capacità di giudizio del restante 60%? Significa ugualmente che il governo ha ben governato? E se il governo avesse fatto solo gli interessi propri e di quel 40%? Per maggiore chiarezza: il governo emana una legge razziale, che non piace ai soliti che si astengono dal voto (a loro non piace nulla); e non piace neppure al 30% per cento che votano non approvando, però piace al 40% che vota approvando. Significa che il governo ha ben governato?
Elisa Merlo

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