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Emiliano Morrone (Idv) esprime vicinanza ai familiari del dott. Luigi Ioculano

Il giornalista antimafia Emiliano Morrone, già quale indipendente in Idv candidato a consigliere regionale della Calabria, esprime la propria vicinanza alla famiglia del dottore Luigi Ioculano, assassinato 12 anni fa.
Morrone dichiara: “Provo una rabbia infinita come giovane calabrese e non accetto che le istituzioni non rispondano al bisogno di verità e giustizia della mia terra. Oggi, dopo l'assoluzione in Cassazione del boss Giuseppe Piromalli, ritenuto estraneo all'eliminazione del coraggioso medico, quel vile e truce omicidio non ha un movente né un colpevole. Chi è stato, a macchiarsi di sangue, perché lo ha fatto? Sono passati dodici anni dal tragico episodio, che si conclude nel nulla, senza rispetto per la dignità e il valore del dottor Ioculano e di chi crede nel coraggio della parola”.
Morrone chiarisce: “Si tratta d'una ferita forse più grossa della stessa morte procurata al dottore, uomo senza paura che ebbe la forza di descrivere e combattere la legge dei fuorilegge vigente in Calabria, di non farsi piegare mantenendo fermo il suo spirito di denuncia, di sostenere la lotta politica alla 'ndrangheta, per la quale forse gli fu tolta la vita”.
Morrone aggiunge: “Non si può accettare che passi il terribile messaggio per cui opporsi al crimine comporta una doppia morte, quella in vita e quella, che tocca il cuore, la memoria e l'intera società civile, determinata dalla mancanza assoluta di giustizia. Ioculano non deve morire ancora; vivrà come esempio nei tanti giovani che in rete denunciano e combattono culturalmente il dominio morale, economico, politico e sociale della 'ndrangheta”.
Morrone conclude: “Necessaria, prima che cali il silenzio definitivo, una manifestazione pubblica a Gioia Tauro, non solo coi giovani calabresi, affinché, come fecero gli amici di Peppino Impastato, che non mollarono sino alla verità rispetto all'assassinio dell'eroe siciliano, si faccia luce su un omicidio di una grande persona, di una coscienza viva; un omicidio morale della sua famiglia e dell'idea di Stato fondato sull'onestà, le regole e la democrazia”.

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