Arnaldo De Porti – giornalista
Ordine del Veneto
Non fanno parte del mio Dna dialettico certe scurrili espressioni come quelle sentite da Luttazzi nel corso della trasmissione di Santoro dell’altra notte, anche se detto linguaggio – ahimé – ormai è appannaggio anche di quasi tutti i mass-media.
Mi limito solo a commentare alcune cose.
Ha detto bene Santoro l’altra sera, rivolgendosi al Presidente della Repubblica, a raffigurare il paese come una realtà in cui c’è posto solo per i disonesti, mentre si riserva alle persone per bene solo un logorio psico-fisico (ed anche fame) da cui non usciranno mai se non alzando la voce.
Il regista Monicelli è andato più in la ipotizzando di poter uscire da questo impasse socio-politico solo con una sorta di rivoluzione…emulando quanto insegnava – se non ricordo male – il professor Toni Negri, docente all’università di Padova, durante gli anni di fuoco.
Premesso che io prendo le distanze da queste ipotesi violente, nonché dai suoi proponenti, non posso però fare a meno di dire che, se si incomincia a fare discorsi della specie, ciò sta a significare che la misura potrebbe essere colma tanto da potersi dischiudere all’improvviso verso qualsiasi scenario….
Il berlusconismo, non c’è dubbio alcuno, ha iniettato immagini false e veleno nella testa degli Italiani e sono sicuro, come ho detto peraltro tante volte, che egli non saprà perdere la battaglia per la quale è sceso nell’agone politico solo allo scopo di salvarsi dalla giustizia, per cui c’è da aspettarsi di tutto da questo padrone delle ferriere !
Il fatto che egli abbia detto, durante l’ultimo giorno della campagna elettorale, che non cambierà nulla anche se perderà alle regionali, la dice lunga quanto alle buone intenzioni di questo governo che, attraverso il suo leader autoritario, spara contro tutto e contro tutti. In primis verso le Istituzioni democratiche.
Sarà ciò che Dio vorrà.
Ma la colpa non è di Berlusconi, ma è tutta degli Italiani. Essi infatti, esattamente come li ha disegnati Luttazzi l’altra sera, in maniera piuttosto sindacabile quanto ad oscenità espressive seppur realizzando appieno e quindi efficacemente l’immagine del popolo italiano, pare proprio che essi ora siano al terzo punto di quel rapporto anale faticoso e doloroso all’entrata, ma poi divenuto simil-gaudente nella fase finale dell’assuefazione…tanto da rimanere immobili.
Ripeto, accostamento volgare ed osceno, quello di Luttazzi, ma efficace al massimo per spiegare come si è potuti arrivare a questa triste realtà politica. Da cui gli Italiani hanno tratto solo svantaggi in ogni contesto, a partire da quello culturale per finire al più evidente conflitto socio-politico.
Ora, a mio avviso, grazie anche all’esperienza correlata alla mia età, c’è da temere forte per le mosse future del premier, il quale potrà imporre i suoi diktat “democraticamente” solo e soltanto con i numeri acquisiti, ma col sistema di cui all’accostamento descritto efficacemente dalla dialettica volgare di Luttazzi, e non già rispettando la volontà della stramaggioranza degli Italiani. E degli stessi alleati di governo ! Come vediamo ogni santo giorno !
Arnaldo De Porti – giornalista
Ordine del Veneto