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Italiani all’estero: vedranno presto all’opera la loro orchestra di trombati

Gli italiani all’estero sono distratti ma non imbecilli

Prevedibili. Ecco cosa sono. Ma anche le palle di cristallo e non solo quelle, sono piene di previsioni.
Si proporrà agli italiani all’estero una vera e propria orchestra di suonatori di ottoni, trombe, tromboni, flauti dolci e fagotti. I soliti noti insomma che, con abiti talari e succulente proposizioni, gliela canteranno e gliela suoneranno. Quando conosceranno lo spartito fioccheranno le dichiarazioni che avremo avuto ragione un’altra volta anche se è risaputo ormai che della ragione non sappiamo cosa farcene.
Questa orchestra travestita per gli italiani all’estero (in realtà solo per loro è ovvio) tenterà di usare i violini per sviolinare loro in faccia cantiche ammaliatrici. Ma chi suona la tromba ed è stato a sua volta suonato, non ha fortuna con i violini. Gli italiani all’estero sono distratti ma non imbecilli e constateranno, nero su bianco, le sottoscrizioni di presenze ammuffite ed imbiancate dalla vecchiaia (per chi ha ancora i capelli), consumati a forza di passaggi da un partito ad un altro, svergognati perchè radiati irrevocabilmente e cacciati senza appello, da chi è inadeguato a parlare di alcunché.
Aspettiamo impazienti, tanto ormai c’è solo da divertirsi un mondo ed una sporta dai buffi tentativi di seriose intenzioni fasulle nella sostanza. Fosse stata gente seria ci avrebbe pensato prima, da qui si riconosce il quaquaraquà: dalla emulazione sic et simpliciter appresa senza una storia intellettuale, senza consecutio politica. Gente abituata a scopiazzare dal compagno di banco il compito, con le orecchie orientate a captare il suggerimento. Irrimediabilmente deleteri.

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