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Firmate anche voi

GLI STATI UNITI D’AMERICA VISTI DALL’ITALIA

La storica approvazione della legge di riforma sanitaria negli USA è arrivata dopo un dibattito iniziato all’inizio del secolo scorso che si è trascinato per decenni con alterne vicende, fino alla prima presidenza di Bill Clinton, che pure provò senza successo a riformare la legge sull’assistenza sanitaria.
Co-sign (Co-firma), aggiungi il tuo nome al mio nella firma della storica legge è la richiesta di B. Obama contenuta in un testo diffuso sul web. Dunque il Presidente B. Obama ha riconosciuto che la straordinaria forza necessaria a sostenere la sua legge nel difficile iter parlamentare è venuta dal sostegno di milioni di persone organizzate in un movimento di base che ha fatto conoscere a livello locale in tutti gli stati i temi ed i contenuti della legge, ed ha voluto rendere ufficiale questo sostegno, chiamando a firmare insieme a lui tutti suoi sostenitori, così è stato creato un archivio speciale per la conservazione delle firme a futura memoria.
La legge sulla assistenza sanitaria appena approvata estende la copertura dell’assicurazione malattia a 32 milioni di americani, che ne sono sprovvisti. Inoltre prevede tanti miglioramenti del sistema esistente, esempio: per quelli provvisti di assicurazione la legge proibisce la revoca della copertura in caso di malattie gravi o croniche, i giovani avranno i benefici delle assicurazioni dei genitori fino ai ventisei anni di età, le piccole imprese avranno significativi sgravi fiscali per consentire la copertura malattia dei loro impiegati. Tutti gli americani avranno benefici dai nuovi investimenti per la preparazione professionale di medici di cure primarie, infermieri e personale tecnico. Inoltre la legge prevede la creazione di programmi per aiutare i pazienti a capire e difendere i loro nuovi diritti.
Il lungo dibattito che c’è stato intorno a questo tema è stato caratterizzato da violenti attacchi da parte repubblicana, ed anche da sconfitte nella maggioranza democratica. Ricordiamo a questo proposito l’elezione di un repubblicano come rappresentante al senato federale dello stato del Massachussets per il seggio rimasto libero per la morte di Ted Kennedy. L’elezione fu interpretata come la non approvazione dei cambiamenti proposti da Obama in uno stato tradizionalmente democratico.
Da parte repubblicana ricordiamo la nascita ed il dilagare del Tea Party Movement, un movimento nato per combattere anche l’idea del controllo dello stato sulle assicurazioni malattie, per il timore che elementi di socialismo statalista potessero inquinare la patria del libero mercato. Ricordo che questo movimento ultraconservatore trae la sua ispirazione dall’episodio del Boston Tea Party, avvenuto nel XVIII secolo, quando i coloni americani, in atto di ribellione contro la madre patria, nel porto di Boston gettarono nell’oceano un carico di tè proveniente dall’Inghilterra, episodio che segnò l’inizio della guerra di liberazione delle colonie dalla dipendenza dalla monarchia e dalla nobiltà inglese.
Come al solito, i sondaggi di opinione consentono di vedere con chiarezza il peso e la distribuzione delle diverse opinioni. Un sondaggio Gallup fatto l’indomani dell’approvazione della legge dice che con un piccolo margine gli Americani sostengono la legge sull’assistenza sanitaria, infatti il 49% di essi dichiara che la legge approvata dal Congresso è cosa buona, mentre il 40% sostiene che è cosa cattiva. I sondaggisti sostengono che le risposte sono presumibilmente bipartisan, con gli indipendenti equamente distribuiti da ambo le parti. Un sondaggio fatto il 24 marzo ci dice che il sostegno per la riforma è maggiore fra quei gruppi che hanno più bisogno dell’assistenza malattia, cioè i cittadini a basso reddito, i giovani e quelli privi di assicurazione, gli anziani invece, tendono di più ad opporsi.
Con l’approvazione di questa legge la popolarità del presidente, in discesa durante l’ultimo periodo, è rapidamente risalita, e ciò gli consente di affrontare con rinnovata forza e slancio le battaglie future nel mondo della finanza e dell’istruzione. Soprattutto esce rinforzata la sua funzione guida, la leadership, all’interno del partito democratico, che egli è riuscito a tenere unito, nonostante le numerose divergenze interne, con tenacia e non comuni capacità di mediazione e persuasione.

emedoro@gmail.com
25 marzo 2010.

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