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Emiliano Morrone (indipendente in Idv): "Appello per i giovani"

Sul finire della campagna elettorale, Emiliano Morrone candidato indipendente a consigliere regionale nella liste di Italia dei Valori della circoscrizione di Cosenza, insieme a Filippo Callipo, lancia un appello per i giovani.

Morrone dichiara: “Siamo quasi alla fine d’una campagna elettorale senza contenuti. Per molti candidati, costerà più di 100.000 euro; tra manifestoni, spot, cenette, aperitivi, trovate pubblicitarie e a volte squallida compera dei voti. Specie nella mia Calabria, dove c’è chi campa di stenti e non ha più la dignità che sempre si deve a un uomo.Ho capito che se cerchi la partecipazione dal basso, se mantieni un’obiettività e una coerenza naturali per le scelte del tuo passato, diventi pericoloso; molto più, forse, che se scrivi e denunci ogni santo giorno.”

Il giornalista antimafia poi aggiunge: “Non mi pento d’aver deciso di candidarmi. Anzitutto perché ho visto da vicino la speranza e l’ardore di tanti ragazzi, a cui le istituzioni hanno imposto quella sottomissione e quel formalismo registrati e condannati da Pasolini nei suoi appunti in video. Ieri ho incontrato dei giovanissimi, a Cosenza. A loro ho ricordato la figura di Peppino Impastato, che m’ha dato la forza di resistere a colpi di coda, scorrettezze, cattiverie e minacce velate. Ho detto col cuore, poi, del sacrificio di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta. Borsellino ci ha lasciato in eredità un movimento culturale in embrione, che nel tempo s’è sviluppato grazie all’audacia e passione di suo fratello Salvatore”.

Morrone aggiunge: “C’è un problema di fondo, che i signori dei 100.000 euro a tornata elettorale non hanno voluto affrontare in questi giorni. Si tratta delle possibilità dei giovani in una regione segnata dalla ’ndrangheta, da una massoneria deviata invisibile e dominante, dal clientelismo grasso e sfacciato, dalla chiusura di tutti gli spazi di democrazia. Avrei potuto fottermene, non caricarmi di pesi e fatiche, né della responsabilità di invogliare e incoraggiare ragazzi sinceri e disinteressati. I ragazzi non si possono mai ingannare e non è giusto persuaderli all’ignavia e al culto dell’immagine o della prevaricazione. La voglia di vedere un altro mondo, un’altra Italia, un’altra Calabria; l’impegno nella scrittura viva, nel teatro come strumento formativo e in progetti d’informazione senza capi mi sono costati querele, promesse di mali futuri, inimicizie, allontanamenti, guai fisici, rotture insanabili anche nei sentimenti. Ho sempre agito con spirito collettivo, ed è per questo che, con umiltà, vi chiedo di votarmi”.
Morrone conclude: “Io non sono altro che un tramite, uno che si espone e si mette in piazza, reale o virtuale, perché dentro sente profondamente il bisogno d’un riscatto del suo popolo. Facciamo girare questo appello in ogni dove. Su Internet ci sono tante notizie sul mio conto, i miei scritti, i miei interventi, le mie denunce, la mia visione della vita e della politica. Andiamo dai nostri vicini, dai nostri amici, dai nostri familiari. Diciamo loro dell’importanza di questo voto, spieghiamo che stavolta ci sono persone che non hanno legami, agganci, interessi. Spingiamo la Calabria sana a votarmi. Se entro in Consiglio regionale, li marco stretti, e ci avranno sempre sotto il palazzo: saranno obbligati a risponderci, gli sarà impossibile predare, delinquere, distruggere. Perché non gli lasceremo un millimetro per manovrare ai nostri danni, ai danni della nostra meravigliosa terra”.

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