Spiragli di crescita per il Brasile

Il Brasile è riuscito ad emergere dalle sabbie mobili della crisi economica mondiale con grande slancio. La lungimiranza del governo Lula è testimoniata da una politica basata sulla valorizzazione delle energie rinnovabili, che procede di pari passo con un incremento costante della produzione del petrolio, grande fonte di guadagno per le casse del paese, ma senza dipendere esclusivamente da esso.
Difatti, l’errore in cui sono caduti diversi paesi sudamericani in via di sviluppo è stato quello di puntare esclusivamente sull’oro nero per risollevare le proprie economie, esponendo eccessivamente i capitali alle oscillazioni del mercato petrolifero, rinunciando quindi ad una più proficua diversificazione.
Inoltre l’incentivazione pubblica alla crescita di una middle class forte e ambiziosa
capace di attenuare il gap tra ricchi e poveri, che da sempre caratterizza la società brasiliana , consentirebbe una distribuzione maggiormente equa del reddito e agevolerebbe l’immissione di flussi di denaro fresco nel mercato. Oggi, infatti, rispetto allo scorso anno sono ben il 19% i cittadini brasiliani con un patrimonio liquido al di sopra del milione di dollari

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