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Regionali: la Lista Bonino-Pannella chiede un milione di euro di risarcimento all’Ipsos di Pagnoncelli

La Lista Bonino/Pannella, Emma Bonino e Marco Pannella, hanno dato incarico all'avv. Giuseppe Rossodivita di agire in giudizio nei confronti dell'Istituto Ipsos al fine di chiedere un risarcimento danni pari ad 1.000.000,00 di Euro.

L'azione legale è determinata dalla circostanza per la quale l'Istituto di Pagnoncelli, nonostante reiterate diffide pubbliche e private, ha manifestamente e reiteratamente leso il diritto al nome ed all'identità della Lista Bonino/Pannella, nel quadro di una campagna che, difficilmente riconducibile a mera negligenza od imperizia, appare tesa a disinformare, anziché a rendere edotta, l’opinione pubblica.

Già da qualche mese, difatti, durante le apparizioni e la pubblicazione dei sondaggi nel corso della nota trasmissione di Rai Tre “Ballarò” – nonostante la Lista Pannella/Bonino avesse di recente, in quanto tale, partecipato alle elezioni europee e riscosso il 2,4% di voti e nonostante la Lista Bonino/Pannella, in quanto tale, avesse da tempo annunciato la propria presenza alle elezioni regionali – l’istituto di Pagnoncelli si ostinava a rilevare la Lista Bonino/Pannella, genericamente, sotto la inesistente e generica denominazione “Radicali”.

Lo stesso Istituto Ipsos, in termini che sono anche professionalmente scorretti, oltre che legalmente censurabili, continua, anche ora e per il Lazio, a trarre in inganno l’opinione pubblica inserendo e rilevando una assolutamente inesistente “Lista Emma Bonino” fra le forze che si confronteranno il 28 e 29 marzo: con questa denominazione, falsa, viene infatti presentata una formazione che concorre a queste elezioni con la denominazione “Lista Civica dei Cittadini” e che, come numerose altre , contiene nel simbolo l’inciso “per Bonino Presidente”.

In tal modo Pagnoncelli mistifica la realtà sia formale sia sostanziale: infatti Emma Bonino, come ha preannunciato, confermato e propagandato anche in queste ore, è candidata della e nella Lista Emma Bonino/Marco Pannella, della quale è capolista nelle tre liste provinciali più popolose. La falsificazione inoltre è operata anche a danno di altre liste della coalizione, le quali si riferiscono, esattamente come la Lista Civica dei Cittadini, alla candidatura da loro sostenuta della Bonino a Presidente del Lazio.
E’ forse rilevante il constatare che l’Ipsos di Pagnoncelli è l’Istituto di ‘fiducia’ della trasmissione Ballarò di Floris che, dall’inizio di gennaio del 2007 all’intero 2008 aveva lanciato Renata Polverini con ben 16 presenze, spesso seguite da una media di 4/5 milioni di ascolti, mentre nello stesso periodo mai, neppure una volta aveva ospitato Emma Bonino o Marco Pannella, sino a quando costretta dalle Autorità garanti dovette ospitare una volta e nella fase finale della campagna delle Europee Marco Pannella ed Emma Bonino. Da allora, Pannella e Bonino non sono stati mai più ospitati, per otto mesi consecutivi, per l’evidente rischio che la lunga e tenace operazione di lesione del diritto al proprio nome e alla propria identità, sia loro che della loro lista, potesse essere scandalosamente non solo smentita ma, soprattutto interrotta .

Sicché si sta per giungere al voto con il grossolano ed efficacissimo inganno del far circolare come “Lista Bonino” quella di altri.

A proposito di Pagnoncelli e dell’Ipsos, sembra necessario evidenziare , oltre che molto istruttivo accertare, i particolari interessi “professionali” che li legano alla Regione Lazio, come a lungo al Comune di Roma e ad altre istituzioni laziali e romane.

È altresì istruttivo scorrere i nomi dei candidati più rilevanti e significativi della “Lista Bonino” di Pagnoncelli e quella della Lista Bonino/Pannella, senza con ciò voler significare che gli oggettivamente avvantaggiati o svantaggiati siano soggettivamente coinvolti in questa esemplare vicenda “elettorale” e “professionale”.
Tali modalità di esecuzione delle rilevazioni da parte dell'Ipsos, come più volte evidenziato anche da diversi professionisti di altri istituti di ricerca, oltre ad essere tecnicamente scorretto ed a ledere il diritto al nome ed all'identità dell'unica Lista di Emma Bonino, e cioè della Lista Emma Bonino/Marco Pannella, ha condizionato e condiziona numerose pubblicazioni giornalistiche, anche quelle in assoluta buona fede, con il conseguente effetto di “condizionamento” dell’elettorato notoriamente riconosciuto ai sondaggi e alla loro utilizzazione.

Analoghe azioni verranno avviate sia nei confronti degli editori dei giornali, specie romani e laziali, nonché degli editori delle emittenti televisive e radiofoniche per le quali è in corso una avanzata attività di monitoraggio, sia nei confronti di coloro che continuassero nei residui giorni prima del voto a scrivere e parlare in termini deontologicamente scorretti, oltre che scorretti dal punto di vista informativo e cronachistico, dell'esistenza di una pretesa “Lista Emma Bonino” diversa ed altra dalla lista e dalla presenza elettorale su ricordata dell’unica Lista di Emma Bonino che è la Lista Emma Bonino/Marco Pannella.

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