Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Italiani all’estero: l’attesa angosciante

Il senno del poi

C’è da restare sconcertati di come siano prevedibili gli avvenimenti che riguardano gli italiani all’estero. Purtroppo, gli ultimi episodi delinquenziali che hanno coinvolto il mondo degli eletti all’estero non è bastato a far prendere coscienza, una coscienza forte, di come debbano cambiare le cose. Molti oggi si affannano a sostenere quanto sostenevamo noi quel dì di tre o quattro anni fa. Ma non c’è da stare allegri perché avere ragione serve proprio a poco. La ragione è degli stupidi. Rivendichiamo, però, la paternità di idee sane ed invincibili perché rispettose della costituzione e dei principi di uguaglianza in essa declamati: il voto uguale per tutti gli italiani. Nulla di più.
Il voto per le comunità italiane all’estero è a rischio, su questo non ci piove e l’unico dato certo è che nessuno vuole pelare questa gatta ma il mondo politico che conta aspetta la scintilla dalla quale poi mettere su l’incendio.
Oggi assistiamo alle declaratorie di parolai che hanno la loro tana in quegli ambienti sbraitare contro e pro tutto e tutti proponendo il classico coniglio dal cilindro. La verità è che tutti questi, parolai da pochi centesimi di euro, non hanno nulla a che fare con la nostra gente all’estero. Essi sono spinti solo dalla bramosia del potere e dal livore di averlo sfiorato in più di una occasione senza fare il centro che li avrebbe sistemati per la vita.
Possiamo annotare i berlusconiani che, nonostante il veto ed i niet nei loro confronti, si dicono servi fedeli del Presidente del Consiglio ma che non otterranno mai più nulla; abbiamo i sinistrorsi occupati ad attaccarli proprio per questo ed in più respiriamo un’aria di indecisione truce assordata dalle voci di incontri, riunioni, conferenze, che non risolvono ma che incrementano le angosce.
Stiamo a guardare, a sentire attenti e speranzosi che qualche novità faccia capolino dalle menti dei nostri politici, ma come sostenevo in esordio, ciò che accadrà è assai prevedibile.
Al momento tutti si dicono favorevoli a che gli italiani all’estero votino (e avrei voluto vedere il contrario); tutti si dicono favorevoli che votino per la circoscrizione estero; tutti si dicono favorevoli a che non votino per le elezioni italiane per corrispondenza; tutti si dicono favorevoli al vecchio sistema delle schede per posta ma il voto presso i consolati; tutti, tacitamente più o meno consapevoli, si dicono propensi ad accettare il rischio di nuovi brogli elettorali.
Se tanto ci dà tanto…

Exit mobile version