Incontro di cultura franco-italiana a San Marino fra fotografia, poesia e musica

Incontro di cultura franco-italiana a San Marino. Un evento organizzato dalla Repubblica di San Marino (con il patrocinio della Segreteria di Stato per l’Istruzione, la Cultura, l’Università e le Politiche giovanili), dall'Alleanza Francese di San Marino (presieduta dalla Signora Michèle François Chiaruzzi) e dal Centro Sociale di Dogana. Un incontro impedibile. Giorno 27 marzo 2010 (alle ore 17.00) la poetessa Maria Salamome, presenterà una mostra di una diecina di poesie in cornice, e ne reciterà altrettante, tutte di sua composizione, in versione italo-francese. Poesie nelle quali la sensibilità e il sentimento s’incrociano con la soave magia del sogno e la triste realtà del quotidiano. Ad accompagnare con sottofondo musicale il recital della pluriaccademica e pluri premiata poetessa, sarà l’apprezzato, eclettico e funambolico chitarrista M° Fabio Casali (anche compositore ed arrangiatore). Lo stesso musicista, eseguirà alcuni suoi brani da solista. Esecuzione già molto attesa da tanti, e non solo dagli esperti, che ben lo conoscono per il suo stile che spazia dal rock al jazz, dal funky alla fusion e oltre ancora (tra le sue incisioni i CD “Xotique” e “Last Five Years“).
Questo nuovo recital della poetessa italo-francese Maria Salamone (figlia di emigrati siciliani, risiede a Cannes; e-mail: mariasalamone@hotmail.fr) fa seguito a quelli tenuti in vari paesi del mondo e tra gli ultimi, quello tenuto nell’ambito del centenario dell'Accademia Internazionale “Città di Roma”, presieduta da Giovanni Maggi, presso il Centro Animation et Loisirs Santa Margherita a Nizza (presentata una mostra di pittura e poesia, con il patrocinio del Ministro e sindaco di Nizza, Christian Estrosi); quella presso il Circolo della Stampa di Torino (con Mostra antologica di Piera Prandi, alla presenza del premio Nobel, Rita Levi Montalcini) e quello tenuto a Cefalù, presso il Comando Regionale della Base Logistico Addestrativi dell’Esercito.
Dopo il recital e l’esecuzione musicale, seguirà, a cura della prof.ssa Giovanni Gaspari, la presentazione della mostra di fotografia di FERRANTE FERRANTI e LUCIANA MAJONI “Regards Crosisés”, barocco e neoclassicismo (in foto parte della locandina che annuncia l’evento). La mostra si potrà visitare dal 27 marzo al 9 aprile (dal lunedì a giovedì dalle ore 8,15 alle ore 16,30 e venerdì dalle ore 8,15 alle ore 14,15) presso il Centro Sociale di Dogana. In altra occasione, Dominique Fernandez, ha scritto su questa mostra: “Un fotografo francese, alla ricerca di immagini italiane, una fotografa italiana, alla ricerca di immagini francesi: primo incrocio, un'interferenza di punti di riferimento. Inoltre: questa fotografa italiana si interessa in questo caso solo al neoclassicismo, e il francese, solo al barocco. Come spiegare allora l'unità di questa mostra? E' giustamente per cambiare il nostro sguardo, modificare le nostre abitudini mentali che questa mostra e' stata concepita. Ripeto: barocco, neoclassico, come se fossero delle categorie fisse, incompatibili tra loro, separate a compartimenti stagni. Ricordiamo una prima verità: i primi -barocchi- (Bernini, Borromini) non si consideravano come tali; si consideravano come eredi del Rinascimento. Bernini non pensava di aver rotto con Michelangelo: non faceva altro che avanzare sulla da lui tracciata, in un linguaggio sicuramente nuovo, ma non come una frattura con il passato. Evoluzione, non rivoluzione […]
Ganimede o Cristo velato, Leda o angelo, Orfeo o San Sebastiano, Venere o Santa Teresa, si scopre, grazie ai primi piani, attraverso la lettura dei dettagli, la loro parentela attraverso i secoli e le scuole. Che ci si accorga in particolare dei piedi, le mani, sui quali i due fotografi attirano la nostra attenzione con un arte divinatoria. E' alle estremità delle membra, all'insaputa della sua volontà che la personalità del modello si tradisce e si smaschera. E allora chi può dire da che parte sta il freddo e da che parte sta il fuoco?”. Mostra da non perdere. Tra l’altro è già stata esposta con grande successo, a cura di Domenico D’Oria, presso la sede dell’Alliance Francaise di Bologna.

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