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SMI-PUGLIA DENUNCIA: SEDI DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE TEATRI DI VIOLENZE E AGGRESSIONI

Il 17 marzo a Matino (Lecce) e il 18 a Sicli (Ragusa). A poche ore di distanza due medici sono stati brutalmente aggrediti durante il proprio turno nelle sedi dell'ex guardia medica

– Si torna, puntualmente, a parlare di violenza nelle sedi di continuità assistenziale (ex guardia medica). Alcuni gravissimi episodi hanno segnato le notti del 17 e 18 marzo in due diverse Regioni d'Italia. Il primo è accaduto a Matino (Lecce) dove, lo scorso 17 marzo alle 3, Salvatore Tafuro, medico di 52 anni di turno nella postazione pugliese, è stato aggredito da un malvivente che ha fatto irruzione nella struttura sanitaria minacciando e rapinando il medico, puntandogli un coltello alla gola. Dopo aver consegnato all'uomo il portafogli con 130 euro, Salvatore Tafuro ha visto scappar via l'aggressore e, solo allora, ha potuto dare l'allarme. A poche ore di distanze dalla rapina a mano armata in Puglia, un'altra vicenda sconcertante è accaduta a Scicli (Ragusa) dove, la scorsa notte, una dottoressa è stata rapinata e violentata da un extracomunitario che, dopo avere infranto il vetro di una finestra, è entrato nei locali di Corso Mazzini dove si trova il presidio sanitario in cui la donna svolgeva il proprio lavoro. Dopo aver rubato circa 200 euro dalla borsa della professionista, il giovane l'ha minacciata con un coltello e ne ha abusato sessualmente. Quindi è fuggito. Nel tentativo di difendersi la donna ha riportato la frattura di tibia. Sull'episodio stanno indagando i carabinieri. “Lo Smi Puglia esprime piena e totale solidarietà alla collega vittima di violenza nella sede di Scicli e al collega aggredito a Matino – dichiara Mauro Giorgio sindacalista dello Smi-Puglia. Immediata la solidarietà da parte delle istituzioni e dei cittadini. – Ormai non ci sono più parole per descrivere quello accade nelle sedi di continuità assistenziale – aggiunge il sindacalista Smi-Puglia – Siamo basiti dal fatto che nessuno prenda seri e definitivi provvedimenti in relazione alla sicurezza delle sedi dell'ex guardia medica. I medici di guardia medica assicurano un servizio indispensabile che garantisce la continuità dell'assistenza medica in tutto il territorio nazionale, nelle ore festive e notturne, spesso in sedi dove mancano misure di sicurezza adeguate a garantire la loro incolumità. Rapine, violenze e stupri sono all'ordine del giorno. Sembra che si stia arrivando ad uno stato di assuefazione di questi tristi episodi. E tutto rimane immutato. Cos'altro deve accadere per far si che, chi di dovere, prenda in mano la situazione e faccia un serio sopralluogo in tutte le postazioni per registrare le reali condizioni in cui lavorano i medici addetti al servizio? In quanti conoscono la collocazione logistica esatta in cui si trovano le stesse sedi? Sempre più spesso isolate, prive di illuminazione, non dotate di sistemi di sicurezza. Non possiamo che esprimere indignazione – conclude Mauro Giorgio – per quanto accaduto sia in Puglia che in Sicilia. Lo Smi-Puglia chiede con 'forza' un provvedimento serio ed imminente da parte delle Istituzioni”.

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