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Rai e sistema informativo: i radicali propongono una grande Commissione di Inchiesta nazionale, istituzionale ma anche europea e internazionale

Proseguendo (e alzando il tiro) oltre trent’anni di iniziative e di lotte Radicali sul fronte della democrazia e della legalità, proponiamo una grande Commissione di Inchiesta nazionale, istituzionale, ma anche europea e internazionale sulla Rai e su l’intero sistema informativo, specie radiotelevisivo, italiano. Una necessaria impresa di grande valore anche culturale e civile per contribuire a un processo di ricostruzione civile della politica italiana, oramai chiaramente fuori dagli standard europei e dal sistema internazionale dell’Onu, degli stessi diritti umani, della democrazia, dello stato di diritto.
Compiendo un ulteriore passo in questa direzione, domani mattina l’avv. Giuseppe Rossodivita depositerà per conto di Marco Pannella e di Marco Beltrandi, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, una memoria indirizzata al Procuratore della Repubblica Dott. Giovanni Ferrara, nonché ai sostituti dott.ri Emanuele Di Salvo e dr.ssa Caterina Caputo che verrà contestualmente trasmessa al Procuratore della Repubblica di Trani ed al sostituto dr. Michele Ruggiero, auspicando un coordinamento delle indagini in corso.
La memoria accede a due fascicoli aperti a Roma sul caso ‘lottizzazione’ RAI, partendo dal caso della rimozione di Ruffini dalla Direzione di Rai Tre e dal caso relativo alla omessa informazione istituzionale da parte della concessionaria del servizio pubblico nella fase preelettorale, con riguardo alle modalità di presentazione delle liste.

Le evidenze rese note dai giornali a seguito delle indagini svolte dalla Procura di Trani possono consentire di ricostruire un quadro in cui i singoli episodi denunciati in passato dai Radicali e relativi alla gestione dell’informazione da parte dei vertici della concessionaria pubblica e regolarmente archiviati dalla Procura di Roma, potrebbero acquisire una nuova rilevanza. Ai Pubblici Ministeri è stato segnalato e ricostruito anche quanto accaduto intorno al Regolamento della Vigilanza adottato per la campagna elettorale in corso ed alle scelte compiute dalla maggioranza del Cda RAI, in contrasto con il regolamento e con i pareri dell’ufficio legale RAI – secondo quanto riferito dal direttore di RAI TRE Di Bella – che ha portato alla cancellazione della campagna elettorale televisiva, con il monopolio dell’informazione politica lasciato ai TG.

Anche questo per compiere un passo decisivo verso la costituzione della commissione d’inchiesta.

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